‘Che gentil signora’ ha scritto il ministro dell’interno Matteo Salvini postando sulla sua pagina Facebook l’immagine di una giovane manifestante che sabato a Milano, durante il corteo People-prima le persone, reggeva un cartello con scritto ‘Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana’. Il post ha suscitato migliaia di reazioni. Più di 30mila i commenti sotto al post con l’immagine della ragazza, che era già finita sulla bacheca di Salvini in un’altra occasione, quando aveva partecipato a una manifestazione con un cartello e lo slogan “Migranti non lasciateci soli con i fascisti”. Da quel momento è stata una pioggia di insulti – come racconta la stessa giovane su Facebook, con tanto di screenshot dei messaggi ricevuti – che lei ha riassunto nel cartello mostrato sabato a Milano. “Giulia – raccontano i Sentinelli su Fb – era sul nostro carro sabato. Giulia per un cartello che recitava ‘migranti non lasciateci soli con i fascisti’ esibito in occasione di una manifestazione dopo i fatti di Macerata era già stata additata da Matteo Salvini sulla sua bacheca Facebook. A Giulia arrivò addosso di tutto, dagli insulti sessisti a vere e proprie minacce di violenza fisica. Questa mattina quello che di mestiere fa il Ministro degli Interni, che conosce bene cosa ha fatto passare a Giulia, decide di rimandare i suoi sicari in missione. E ovviamente sono ripartiti insulti e minacce”. “È una cosa inaudita” concludono i Sentinelli, lanciando l’hashtag #NoisiamoconGiulia.