Com’eri vestita? La mostra sulla violenza alle donne arriva in Tribunale

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“Com’eri vestita?” è la domanda che puntualmente, in tutto il mondo, le vittime di violenza si sentono fare dopo la denuncia di stupro.

“Com’eri vestita?” è il titolo della mostra, promossa da Libere Sinergie, che verrà ospitata da mercoledì 6 a venerdì 8 marzo al III piano del Tribunale di Milano.
Il grembiule delle pulizie, il vestito da sera, il pigiama indossato per una tranquilla serata domestica: sono 17 gli abiti esposti. A ciascuno di essi corrisponde una storia vera di violenza.
La N.1 è quella di Jessica Valentina Faoro, giovane ragazza di 19 anni uccisa a coltellate dall’uomo che voleva abusare di lei e al quale si era ribellata.

Appuntamento a Palazzo di Giustizia, domani, mercoledì 6 marzo alle 14.30
Ingresso C.so di Porta Vittoria – SALA D – III piano – atrio principale
Il programma dell’inaugurazione prevede gli interventi di: Silvia Cattafesta, vicepresidente Libere Sinergie; Alessia Sorgato, Avvocato e giornalista; Nadia Muscialini, psicoanalista e scrittrice. Prenderanno parola, durante la cerimonia: Roberto Bichi, Presidente del Tribunale di Milano; Marina Tavassi, Presidente della Corte di Appello di Milano, i giudici Giovanna Ichino e Fabio Roia, il cui aiuto è stato prezioso per la realizzazione della mostra in Tribunale.

Questa a Palazzo di Giustizia è l’ultima di una quarantina di tappe compiute nel corso di un anno. Un viaggio iniziato alla Fabbrica del Vapore di Milano, l’8 marzo scorso, che ha toccato piccole e grandi realtà, dagli Atenei di Verona, di Pavia, Bari, Parma, Torino e Trento, alla Bocconi; da Crespi d’Adda a Grosseto, da Desio a Firenze.

Tutte le storie sono state tradotte in quattro lingue – italiano, inglese, spagnolo e francese – con l’intento di rivolgere a un’ampia platea un messaggio che deve essere chiaro: “la violenza sessuale non è colpa delle vittime, qualunque cosa indossino”.
La mostra è fruibile anche dai non vedenti, attraverso un QRcode per tutti i testi.

“Com’eri vestita?” è un progetto realizzato per la prima volta nel 2013 dall’Università del Kansas – What were you wearing? – che Libere Sinergie ha contestualizzato alla realtà italiana.

“Com’eri vestita?” ha ricevuto anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Dipartimento delle Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri.

Libere Sinergie è un’associazione culturale impegnata nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione fondate sulla differenza di genere.
Libere Sinergie promuove lo sviluppo di una cultura che superi stereotipi e pregiudizi, per contribuire a creare una società nella quale vengano valorizzate le pari opportunità in ogni ambito privato e pubblico.

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