Ci lascia il bassista della formazione classica dei SURVIVOR, Stephan Ellis.

Fu un elemento cardine del periodo di massimo splendore dei Survivor, non solo come colonna portante della sezione ritmica. L’incedere drammatico del suo basso nel brano “Eye Of The Tiger” tuonerà indimenticabile…

I Survivor, nati a Chicago nel 1978, raggiunsero l’apice del successo grazie alle colonne sonore dei film Rocky III e Rocky IV (fu Sylvester Stallone a scegliere personalmente i Survivor!) e dopo il boom negli anni ’80, con diversi singoli ai vertici delle classifiche e vendite al mutiplatino, diventarono una delle più importanti band AOR statunitensi, dei veri pesi massimi del Hard Rock mondiale! Stephan fece il suo primo ingresso nei Survivor nel 1981, fino al 1988 e poi ancora dal 1996 al 1999. Attivi tutt’oggi, i Survivor hanno subito diversi cambi di line up, con Frankie Sullivan unico membro originale a non aver mai perso un disco né un concerto! Hanno inciso 10 album, uno più bello dell’altro… Nel 1987, durante il tour di sostegno all’album “When Seconds Count”, Stephan Ellis soffrì di un’ulcera gastrica molto grave, che prima lo costrinse a farsi sostituire per alcune date dal roadie del gruppo Rocko Reedy, e poi a lasciare la band per un lungo periodo. Non ha mai risolto completamente i suoi problemi di salute. Per un po’ Ellis aveva collaborato anche con la star del pop Samantha Fox

I Survivor avevano subito già un pesante lutto il 1 Settembre 2014 con la scomparsa del cantante Jimi Jamison, a 63 anni, a causa di un attacco cardiaco

Il chitarrista Frankie Sullivan, e l’ex tastierista e mastermind Jim Peterik, hanno entrambi condiviso il loro immenso dispiacere attraverso i social…

Il post della pagina ufficiale dei Survivor recita:

Siamo devastati nell’apprendere che Stephan Ellis non c’è più. A Steph è sempre interessata soltanto la musica. Aveva assolutamente un fascino speciale con i fan e all’interno della band. Ci siamo voluti bene. Uno dei miei ricordi più vivi è legato al giorno in cui abbiamo registrato ‘Keep It Right Here’: la parte di basso del brano e la linea dell’intro mi hanno ispirato a dare il massimo con la mia chitarra, avevamo registrato assieme le nostre tracce. Le note di quel basso blu notte resteranno memorabili quanto la canzone stessa. Eravamo appassionati e affezionati l’uno all’altro. Le sue buone maniere e la sua calma mi colpirono sin dal primo giorno, e sono stati un elemento chiave nelle dinamiche del gruppo. Era un eccellente cantastorie e ne abbiamo viste tante assieme… Mancherà Stephan, e non soltanto a me. Potrei parlare per anni interi delle grasse risate che ci ha regalato… Questo è stato Stephan Ellis per me… Sottovalutato ma mai superato. Sempre ben vestito e con i piedi per terra. Un diplomatico nato che aveva sempre la parola giusta al momento giusto…. Stephan era sempre ben pettinato, sempre pronto e ha vissuto la sua vita come ha voluto. Ti amiamo Steph!

Frankie Sullivan

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