Sarà particolarmente ricca la nuova edizione di Milano per Gaber, la rassegna dedicata al Signor G di cui nel 2019 ricorrono gli ottant’anni dalla nascita. Sarà ancora una volta il Piccolo Teatro di Milano il principale punto di riferimento per le iniziative in programma. Milano per Gaber – ricordano la Fondazione Gaber, organizzatrice della rassegna – è, insieme al Festival Gaber in Versilia, la principale iniziativa di livello nazionale organizzata dalla Fondazione e costituisce da sempre il principale punto di riferimento per tutti gli approfondimenti teatrali e culturali legati a vario titolo a Giorgio Gaber e alla sua opera. Il Piccolo Teatro Strehler ospiterà due incontri di altissimo livello con due tra i più acclamati protagonisti della scena musicale italiana: Paolo Conte, venerdì 26 aprile ore 19, e Cesare Cremonini, sabato 27 aprile ore 15.
Paolo Conte dialogherà con Massimo Bernardini al Piccolo Teatro Strehler raccontando, anche a partire da alcuni spunti gaberiani, la sua straordinaria avventura artistica che lo ha consacrato come uno dei più importanti protagonisti della scena musicale internazionale.
Cesare Cremonini, intervistato da Marinella Venegoni, dopo la straordinaria partecipazione a Viareggio al Festival Gaber nel 2005 in cui interpretò una sorprendente versione de “L’Orgia”, racconterà per la prima volta al pubblico milanese, il suo rapporto con l’opera di Gaber – Luporini e l’importanza che Giorgio Gaber ha avuto nella sua formazione musicale, culturale e artistica. Sarà l’occasione per ripercorrere una straordinaria carriera che ha portato l’artista bolognese ai massimi livelli di qualità musicale e importanza culturale.
Terzo appuntamento della rassegna al Piccolo Teatro Strehler, Lo Stallo (28 aprile). Unico e autentico spettacolo di Teatro-Canzone realizzato dopo la scomparsa di Giorgio Gaber e interamente scritto da Sandro Luporini, l’opera è interpretata da David e Chiara Riondino.
Proseguono con grande successo le attività della Fondazione coordinate da Lorenzo Luporini e destinate al pubblico più giovane. Sono infatti più di 100 le lezioni spettacolo proposte negli istituiti superiori con la collaborazione del Piccolo Teatro. Due gli appuntamenti attesi al Piccolo Teatro Studio Melato. Lorenzo, intervisterà infatti Coma Cose, venerdì 26 aprile ore 20.30, e Willie Peyote, sabato 27 aprile ore 19.30, protagonisti di prestigio della musica cosiddetta ‘indie’ alla quale la Fondazione Gaber pone da sempre particolare attenzione.
Sempre al Piccolo Teatro Studio Melato, domenica 28 aprile ore 18.30, l’incontro con Elio protagonista il prossimo autunno de Il Grigio di Giorgio Gaber e Sandro Luporini diretto da Giorgio Gallione e prodotto dal Teatro Nazionale di Genova. Ancora una volta, un grande protagonista dello spettacolo italiano, eclettico e intelligente come Elio, si cimenta con il repertorio del Signor G.
Inoltre la programmazione al Piccolo Teatro Studio Melato prevede, domenica 28 aprile ore 16.30, la presentazione di Gaber-Brel. Dialogo. un libro di Micaela Bonavia (Arcana Edizioni 2019). Quest’opera preziosa e rigorosa, mette in luce le affinità artistiche tre due grandi protagonisti della canzone e del teatro europeo.
L’auditorium di Palazzo Pirelli intitolato a Giorgio Gaber torna dopo qualche anno ad ospitare Milano per Gaber. Promosso con la collaborazione di Regione Lombardia, la Fondazione proporrà, giovedì 9 maggio ore 20.30, Gaber e Guccini: onestà e coraggio. Un omaggio a due amici che tanto hanno in comune, attraverso le testimonianze di Teresa Guccini, figlia di Francesco e di Lorenzo Luporini, nipote di Giorgio Gaber.
Nel foyer del Piccolo Teatro Strehler dal 26 aprile sarà infine allestita la mostra Dolly, dedicata a Dolores Redaelli e realizzata in collaborazione con il GRADE di Reggio Emilia. Storica collaboratrice del Piccolo Teatro e ideale ‘sorella’ di Giorgio Gaber, Dolly è stata per anni anima del Piccolo Teatro prima e della Fondazione poi. Anche a lei si deve la nascita del Teatro Canzone quando, insieme a Paolo Grassi, Giorgio Strehler e Nina Vinchi convinse Gaber a lasciare il mondo della canzone e della TV dove aveva raggiunto una assoluta eccellenza, a favore del rapporto esclusivo con il Teatro che dal 1970 diventò il centro della sua esistenza.