“Credo che la situazione vada sbloccata e non si può far rimanere questa regione in una situazione di stallo perché si tratta di un progetto fondamentale per l’Italia per la Francia e per l’Europa. Si tratta di un fattore di crescita di sviluppo e occupazione che altrimenti rischiano di spostarsi altrove, mentre noi veniamo marginalizzati. Non si tratta della Torino Lione ma della crescita di una regione europea che va dalla Spagna fino all’Ungheria”. Lo ha sottolineato il sindaco di Lione Gerard Collomb durante l’incontro sulla Tav con il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino. Secondo il sindaco della città francese direttamente interessata dall’infrastruttura, infatti, la Tav “non è una questione locale ma di tutto il trasporto europeo” e “la verità della questione è se l’Europa vuole essere marginalizzata nei confronti di potenze come gli Usa e la Cina o se vuole invece ancora dire qualcosa”. Collomb si è comunque mostrato fiducioso sulla realizzazione dell’infrastruttura “probabilmente sarà una questione di attesa per ragioni interne della situazione italiana ma credo che alla fine quest’opera si farà perché in Italia la maggior parte dell’opinione pubblica mi sembra essere favorevole alla sua realizzazione perché ne capisce la necessità per lo sviluppo che ne potrebbe conseguire”.
A margine dell’incontro con il sindaco di Lione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato anche le ultime dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha parlato della necessità di rivedere progetto e costi, andando però avanti con la Tav. “E’ il gioco delle parti – ha commentato il sindaco – questo è l’alibi migliore al mondo per questo Governo. Con la scusa che sono gli altri a non volerlo ci si paralizza, ma rimane il fatto che noi rischiamo di andare nella serie B europea“. Quanto alle azioni a sostegno della Tav che Milano può e intende promuovere, Sala ha spiegato che “Milano potrà attivare, come abbiamo cercato di fare oggi, il buonsenso e coinvolgere i sistemi produttivi e commerciali e cercare di dire la verità”. “Più di questo non possiamo fare – ha aggiunto – ma rimane il fatto che siamo ancora in tempo, per cui non do per finita questa partita della Tav, e io spero che tutto il Nord si mobiliti”. Secondo il sindaco “una prova della verità” oltre a quella del voto per le europee saranno le elezioni regionali in Piemonte. “Penso all’amico Chiamparino che si è schierato senza se e senza ma dalla parte della Tav – ha detto Sala – e gli consiglio di fare di questo anche la sua principale arma elettorale: quello che deciderà il Piemonte sarà anche un po’ la cartina tornasole tra chi vuole sviluppo e chi no”.