Aprono a Milano quattro nuovi sportelli per garantire la cosiddetta residenza anagrafica fittizia perchi è senza fissa dimora. Il servizio, che era già attivo in modo sperimentale da un anno nel Municipio 1, servirà per garantire ai senzatetto la residenza anagrafica che è indispensabile, come spiega una nota del Comune, per richiedere documenti come la carta di identità e la tessera sanitaria e, di conseguenza, poter godere di alcuni diritti fondamentali, come l’accesso alle cure attraverso il servizio sanitario nazionale. Il servizio “diventa ancora più importante visto il periodo storico in cui ci troviamo – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino – paradossalmente tanti senza dimora, molti dei quali italiani, che avrebbero i requisiti per il reddito di cittadinanza, rischiano di essere tagliati fuori perché incapaci di dimostrare la propria residenza. Agganciarli con gli sportelli vorrà dire tentare di ricostruire il loro quadro anagrafico”. Per accedere agli uffici sarà necessario presentare una relazione, redatta dai servizi sociali territoriali, dagli operatori del Centro aiuto Stazione Centrale o dagli enti del terzo settore con cui il Comune collabora, che dimostri che la persona che arriva allo sportello viva in modo continuativo sul territorio e abbia espresso la volontà di rimanere a Milano.