Luci e ombre per la produzione industriale lombarda

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Presentati questa mattina in Unioncamere Lombardia i risultati dell’analisi congiunturale dell’industria e dell’artigianato manifatturieri. La produzione industriale lombarda torna a crescere nel quarto trimestre 2018, segnando un +1,0% rispetto al trimestre precedente. Questo risultato fa sì che la crescita media annua si mantenga vicina al buon risultato dello scorso anno (+3,0% contro il +3,7% del 2017). Il dato tendenziale del quarto trimestre conferma, invece, il processo di decelerazione in atto, con una riduzione dei tassi di crescita di tutte le variabili. Positivo anche il risultato congiunturale dell’artigianato (+0,3%), mentre rallenta anche in questo caso la crescita tendenziale (+1,4% il quarto trimestre e +1,9% la media annua).

In peggioramento le aspettative degli imprenditori industriali per la produzione, gli ordini e l’occupazione e, in particolare, per la domanda interna che torna in area negativa. Quadro peggiore per l’artigianato, con aspettative negative che prevalgono per tutti gli indicatori.

Il focus di approfondimento dedicato agli investimenti delle imprese manifatturiere lombarde riporta un quadro complessivamente positivo per il 2018, anche se la quota di imprese che hanno effettuato investimenti è lievemente diminuita rispetto al 2017 sia per l’industria (dal 64% al 61% nel 2018) che per l’artigianato (dal 34% al 28%). Le prospettive sugli investimenti per il 2019 delineano una situazione in peggioramento.

I dati presentati derivano dall’indagine relativa al quarto trimestre 2018 che ha riguardato un campione di più di 2.600 aziende manifatturiere, suddivise in imprese industriali (più di 1.500 imprese) e artigiane (più di 1.100 imprese).

Nel quarto trimestre 2018 si registra una ripresa congiunturale della produzione industriale (+1,0% destagionalizzato), dopo i dati negativi dei due trimestri centrali dell’anno, che mantiene la crescita tendenziale al +1,9%, anche se in decelerazione rispetto ai trimestri di inizio anno (+3,7 e +3,9 i primi due trimestri). Considerando la media annua (+3,0%) la crescita è quasi in linea con la media del 2017 (+3,7%).

Anche per le aziende artigiane manifatturiere il dato congiunturale è positivo (+0,3% destagionalizzato), e si registra una identica decelerazione del dato tendenziale rispetto ai trimestri di inizio anno (dal +2,3% e +2,7% al +1,4%). Di simile intensità anche la decelerazione della media annua che passa dal +2,6% del 2017 al +1,9%.

L’indice della produzione industriale, sale a quota 111,8 (dato destagionalizzato, base anno 2010=100) avvicinandosi al massimo pre-crisi (pari a 113,3 registrato nel 2007).

Per le aziende artigiane l’indice della produzione è a quota 98,6 (dato destagionalizzato, base anno 2010=100), ancora sotto quota 100.

Da un punto di vista settoriale, il 2018 si chiude con un risultato complessivamente positivo della produzione che mostra una contrazione solo per l’abbigliamento (-2,4% la media annua) e il pelli-calzature (-1,1%). Crescono più della media regionale i settori della meccanica (+4,8%) e dei minerali non metalliferi (+3,9%). Più eterogenei i risultati positivi ma inferiori alla media lombarda che passano dal +2,7% di legno-mobilio e industrie varie al +0,9% dei mezzi di trasporto con, in posizione intermedia, chimica e alimentari (+1,9% entrambi) e carta-stampa (+1,7%).

Per l’artigianato, l’analisi settoriale evidenzia il momento difficile vissuto dal comparto moda, in particolare dal pelli-calzature che riduce del 4,2% i livelli produttivi in corso d’anno. Più contenuta la contrazione dell’abbigliamento (-0,4%) e del tessile (-0,1%). Chiudono il 2018 in negativo anche i settori della carta-stampa (-0,9%) e della gomma-plastica (-1,9%). Trainano il comparto, invece, i settori della meccanica (+3,8%), della siderurgia (+3,0%) e delle manifatturiere varie (+2.1%), che conseguono risultati superiori alla media regionale. Significativamente positivi anche i minerali non metalliferi e il legno-mobilio (+1,7%). Solo di poco oltre lo zero gli alimentari (+0,3%).

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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