A caccia di cinghiali, con arco e frecce. Potrebbe succedere anche questo nella Lombardia del ventunesimo secolo. Un punto della mozione (primo firmatario il consigliere della Lega Paolo Ghiroldi), approvata dal Consiglio lombardo, prevede che per fare fronte alla “emergenza cinghiali” Regione Lombardia valuterà anche l’utilizzo dell’arco come “strumento ecologico per attuare la selezione”, tra i metodi di “controllo delle popolazioni”. Il provvedimento giunge un mese dopo che l’ingresso di alcuni cinghiali sull’A1 ha causato un incidente con un morto e dieci feriti. Il documento è stato votato per parti separate su richiesta del Partito Democratico, che ha espresso voto contrario proprio sul punto riguardante l’uso dell’arco. Trra le altre cose, impegna la giunta di Attilio Fontana a predisporre misure perché si possano abbattere cinghiali anche “al fuori degli orari e dei giorni previsti dalla normativa nazionale per la caccia”; ad attivarsi con i parlamentari del territorio per modificare la legge vigente, per far riconoscere la figura dell’ ‘operatore volontario’, cioè di un cacciatore appositamente formato per l’attività di contenimento con la supervisione delle polizie provinciali; a proseguire gli scambi con i ministeri competenti per far sì che “l’emergenza cinghiali abbia la necessaria attenzione e la disponibilità di tutti gli strumenti previsti dalla legge, compreso lo stato di calamità, per fronteggiare l’escalation di danni a uomini e colture”.
Secondo il Movimento Cinque Stelle lombardo “i cacciatori-arcieri non sono la soluzione” alle problematiche causate dai cinghiali in Lombardia. Un maggiore controllo sul numero crescente di cinghiali è “necessario ma non si può pensare che cacciarli all’imbrunire, al di fuori degli orari e dei periodi di caccia consentiti”, ha detto Simone Verni, consigliere regionale del M5S dopo il voto contrario del gruppo alle mozioni presentate del centrodestra. Per il PD “come sempre quando si parla di caccia la Lega perde i freni inibitori e ci mette anche l’uso di arco e frecce, che non c’entra nulla” ha detto il consigliere regionale dem Matteo Piloni. “Il cinghiale è diventato un vero problema di tutela delle coltivazioni e anche di sicurezza sulle strade, quindi è importante che si intervenga sul contenimento”, ha concluso.