Trasporti, dossier Pendolaria: crescono i passeggeri e i disagi

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Sono 15 le linee lombarde tra le 30 più frequentate in Italia per numero di passeggeri giornalieri: in Lombardia i passeggeri che utilizzano la rete ferroviaria si attestano su 750mila, con punte di 800mila nei giorni feriali. E’ quanto evidenzia il rapporto Pendolaria di Legambiente, giunto all’11esimo anno. I dati sulla Lombardia, sottolinea l’associazione, fanno pensare a una regione “proiettata verso una mobilità più sostenibile, ma che in realtà nascondono disservizi e i disagi quotidiani per i pendolari. Per questo stupisce ancora di più come Regione Lombardia continui a sostenere nuove autostrade, che drenano soldi pubblici che potrebbero essere destinati al trasporto pubblico locale e a quello ferroviario”.
“Già l’anno scorso avevamo sottolineato quanto la situazione fosse arrivata al limite per la congestione delle linee, in un sistema ferroviario troppo stressato. Ad oggi però non sembra che gli interventi correttivi si stiano dimostrando efficaci – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. I comitati pendolari, che ringraziamo per il costante e tenace monitoraggio delle proprie linee, lamentano disservizi e treni soppressi nelle fasce orarie più affollate della mattina dalle 6 alle 8 e della sera dalle 18 alle 20, troppo spesso senza avvisi o servizi sostitutivi, situazioni che si ripetono frequentemente rendendo il viaggio verso il luogo di lavoro e il ritorno a casa una vera Odissea, in particolare sulle linee secondarie”.
“È questo, ancora una volta – secondo Legambiente -, il prezzo che devono pagare i pendolari per le riduzioni del servizio, messe in atto con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, dove si contano oltre 150 treni soppressi e/o sostituiti con bus. Tra le modifiche più significative al servizio si annoverano le linee Brescia-Cremona, Brescia-Casalmaggiore-Parma, Milano-Lecco-Sondrio, Milano-Cremona-Mantova, Pavia-Stradella, Pavia-Alessandria, Pavia-Vercelli, Pavia-Codogno, Iseo-Rovato e Seregno-Carnate, che cessano di essere operative e vengono sostituite da bus. Anche le linee suburbane S1, S6, S9 e S11 hanno subito variazioni, con la sconnessione del servizio passante di corse serali e la riduzione del servizio festivo”.
“Per questo appare ancora più urgente – sollecita Legambiente – procedere con investimenti che non solo permettano di mantenere il livello di servizio su Milano, ma aumentino l’offerta fuori dai poli attrattori della grande città”. Per Legambiente “è urgente trovare una soluzione per le linee Brescia-Parma e Brescia-Casalmaggiore, così come è necessario provvedere al raddoppio della Albairate-Mortara per spostare su ferro molti pendolari di Abbiategrasso e Vigevano che scelgono l’automobile su strade congestionate piuttosto che affrontare viaggi incerti sull’anacronistica ferrovia che collega le due città a Milano. Investimenti da mettere in campo ma per i quali, al momento, non sono previste coperture. O il potenziamento della linea Seregno-Saronno che potrebbe essere la vera Pedemontana, permettendo di connettere l’aeroporto di Malpensa con Bergamo. In questo modo, potrebbe essere ripensata anche l’ipotesi della nuova tratta ferroviaria tra Gallarate e Malpensa che distruggerebbe il territorio prevalentemente del varesotto”.

Barbara Meggetto.

“Sono alcune solo alcune delle linee che necessitano di essere migliorate o collegate per rendere il servizio ferroviario lombardo all’altezza delle aspettative di chi vuole lasciare l’auto e optare per uno stile di vita più sostenibile. Purtroppo ci spiace ancora una volta dover rimarcare che la nostra regione viaggia a due velocità, in cui crescono le differenze tra chi ha accesso a servizi sempre più efficienti e competitivi che collegano Milano con le altre città, e al contempo storie di persone nel resto della regione, costrette ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti a guasti, in stazioni che sono un monumento al degrado in un dedalo di barriere architettoniche per i disabili”, commenta Barbara Meggetto.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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