Peruviana segregata in casa e costretta a prostituirsi, due arresti

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La Polizia ha arrestato un albanese di 32 anni e una donna ecuadoregna di 31 anni per sequestro di persona, induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Le indagini, condotte dagli agenti del Commissariato Scalo Romana della Questura di Milano, sono state avviate a seguito della denuncia presentata a luglio dalla vittima, una donna peruviana di 24 anni, lche è stata fatta venire in Italia a fine marzo con la promessa di un lavoro come babysitter e, una volta giunta nel nostro Paese, è stata avviata alla prostituzione.

Dal racconto della vittima è emerso che gli aguzzini, dopo averle pagato il biglietto aereo e ospitata nella loro abitazione, le hanno sottratto il passaporto ed il denaro, poi scattato alcune foto in lingerie pubblicate su un sito internet di incontri e sotto minaccia l’hanno costretta all’attività della prostituzione. I due hanno accompagnato la giovane agli appuntamenti con i clienti e successivamente la riportavano a casa e tenevano segregata, dopo averle sottratto il compenso delle prestazioni. La vittima, approfittando di un momento di distrazione della coppia, è riuscita a scappare e a giungere presso il Commissariato di Scalo Romana per denunciare i suoi sfruttatori.

1 commento

  1. A prescindere dai riti voodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali e ad una certa tarda ora di notte, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.

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