Nuova provocazione artistica della street artist e artivista Cristina Donati Meyer. Diversi ministri “Selfini” sono apparsi sui muri in punti strategici di Milano. L’opera intende denunciare l’abuso dei social da parte della politica e del Ministro degli Interni in particolare, twitta e posta quotidianamente su ogni argoment.
L’opera, esposta in più edizioni in diversi luoghi di Milano, rappresenta un Matteo Salvini nei panni, anzi nel pannolino, di un bimbo grassoccio con smart phone in mano (sullo schermo del quale appare la scritta “Hate”) e sul bracco tatuati l’uccellino di Twitter e la “f” di Facebook. Uno sei “Selfini” è apparso sui muri gialli della “Museo del fumetto” in Viale Campania, 12 uno in piazza San Babila, uno sul Naviglio Grande in Ticinese, uno a Brera e altri in luoghi di gran passaggio cittadino.
“Certo Salvini non è l’unico tra i politici ad abusare dei Social”, afferma l’artivista Donati Meyer, “tuttavia, oggi rappresenta l’emblema dell’apparire contro l’essere e del proclamare contro il fare. Ogni giorno il Ministro ci delizia con le sue merende e scorpacciate, anche durante un terremoto, un attentato o mentre 100 persone stanno affogando nel Mediterraneo a poche miglia da noi. E’ una concezione della politica infantile (da qui il bimbo), che contrasta con il ruolo di chi dovrebbe risolvere i problemi, anziché stare attaccato ai Social h 24. Salvini-Selfini, nelle ultime ore, ha twittato anche su un cittadino morto a seguito di un arresto, giustificando gli abusi delle forze di polizia e irridendo alle vittime della violenza istituzionale di questi anni, da Cucchi ad Aldovrandi, affermando “Cosa avrebbero dovuto fare i poliziotti, offrirgli brioche e cappuccino?””.