Insulti alla Kyenge, Calderoli condannato

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Il senatore della Lega e vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, 62 anni, è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Bergamo, a un anno e 6 mesi, con pena sospesa, per diffamazione aggravata dall’odio razziale per aver definito ‘orango’ l’allora ministro per l’Integrazione e oggi europarlamentare del Pd Cecile Kyenge, nel corso di un comizio alla festa della Lega Nord di Treviglio, la sera del 13 luglio 2013, davanti a un pubblico di un migliaio di persone. I pm Gianluigi Dettori e Maria Cristina Rota avevano chiesto due anni, la difesa l’assoluzione. L’ex ministro non si era costituito parte civile e non sono dunque previsti risarcimenti di natura economica. “Abbiamo vinto un’altra volta. Evviva evviva evviva. Il razzismo la paga cara: Roberto Calderoli condannato in primo grado ad un anno e sei mesi per avermi rivolto insulti razzisti”: questo il commento via Facebook dell’ex ministro Kyenge. “Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa – ha aggiunto l’europarlamentare -, è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo. La decisione del Tribunale di Bergamo conferma che il razzismo si può e si deve combattere per vie legali, oltre che civili, civiche e politiche”.

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