Delpini, siamo autorizzati a pensare e parlare della vita

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“Oggi sembra che la questione migranti sia l’unico tema in Italia. Dovremmo invece non parlarne più. Dovremmo parlare dei diritti e doveri delle persone, siano esse migranti, lavoratori, giovani, anziani… Dovremmo parlare della vita” Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini al convegno promosso dalle Acli milanesi.  L’Arcivescovo ha ripreso il concetto del suo discorso alla città pronunciato a Sant’Ambrogio: “Siamo autorizzati a pensare”. Ha citato la favola del “pifferaio magico”, capace da solo, suonando il suo semplice strumento, di liberare la città dai topi. «È l’idea di un piccolo segno, di Davide che può abbattere Golia. Vi auguro questo: recuperate la fiducia nel lievito, che opera con la persuasione e l’attrattiva del bene, come la musica gentile del pifferaio».

L’arcivescovo ha invitato ad “organizzare un incontro, in ogni parrocchia e Comunità pastorale, per pensare all’Europa da cristiani”.   «Mi aspetto che l’organizzazione sociale pensi alla famiglia prima che al singolo utente». L’Europa, ad esempio, invece di interessarsi (come ha fatto, prioritariamente) «al diritto soggettivo, individuale, potrebbe promuovere una considerazione della famiglia come cellula vivente della società. Su molti aspetti pensare vuol dire lasciarsi istruire da esperienze positive anche di altri Paesi. Dobbiamo scrivere una storia nuova».

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