Nomine nella sanità, per l’opposizione è la “solita spartizione di poltrone”

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L’opposizione in Regione critica la nomina dei nuovi direttori generali della sanità da parte della Giunta Fontana.  “Non c’è innovazione, sono sempre gli stessi nomi che cambiano di postazione. Ha scelto ancora una volta la politica, facendo prevalere logiche che hanno a che fare più con la vicinanza che con il merito. La Lega ha fatto man bassa e ci sono ancora più nomi targati politicamente rispetto al passato. Le nomine di oggi sono un passo indietro rispetto alla scorsa legislatura, perché Maroni, anche grazie alla selezione effettuata con il test, aveva dovuto orientare le proprie scelte in modo un po’ diverso da come le forze politiche avrebbero voluto.  Sappiamo che anche oggi ci sono stati tensioni e malumori in maggioranza e questo potrebbe avere conseguenze sulla giunta Fontana, già fiaccata dalle difficoltà dettate dal disallineamento con la maggioranza romana” dichiara  il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul.

“Siamo alla solita spartizione di poltrone, ancora una volta la vicinanza politica è preferita al merito. Altro che eccellenza, queste nomine potrebbero essere state fatte da un Formigoni o da un Maroni qualsiasi. Ci attendevamo, insieme ai cittadini, un taglio netto col passato. Al contrario, le scelte di oggi non garantiscono che la gestione della Sanità lombarda sarà nell’esclusivo interesse dei lombardi”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia

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