Ve la ricordate?
Una velina al governo Berlusconi. La più figa di tutti i ministri dell’occidente. E poi quella foto di lei che fa la spaccata. E ancora la lettera a Repubblica di Veronica Lario, le scuse pretese proprio per una frase rivolta da Berlusconi alla Carfagna. E poi Di Pietro che definiva il Cavaliere magnaccia. E la sinistra in piazza. E le intercettazioni erotiche con le cene eleganti. E niente. Poi uno oggi ascolta la Carfagna, guarda la foto su Facebook mentre letteralmente si inventa la campagna per la giornata contro la violenza sulle donne (il rossetto sotto l’occhio), la sente sgridare con stile Salvini e subito la sinistra si scorda di averle dato della puttana zoccola raccomandata e la elegge a nuovo leader. A volte la realtà si incarica di rendere giustizia molto più dell’aldilà.