Bandiera a mezz’asta a Palazzo Marino e un ‘posto occupato’ nei teatri milanesi. In occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebrerà in tutto il mondo domenica 25 novembre, Milano condanna ogni forma diviolenza contro le donne. E a questi gesti fortemente simbolici, unisce azioni concrete come l’inaugurazione delle attività del Centro MilanoDonna in viale Faenza, alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala, e una ricca serie di iniziative e appuntamenti dedicati al mondo femminile.
Grazie all’impegno della Delegata del Sindaco per le pari opportunità di genere, Daria Colombo, Milano ha promosso, lo scorso 8 marzo, il “Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere” e nel solco di quell’iniziativa è stata capofila presso l’Anci di una nuova importante testimonianza che vedrà coinvolti molti altri comuni (tra cui Roma, Torino, Padova, Bologna, Bari, Napoli, Cagliari).
“Listare la bandiera civica a mezz’asta – spiega Daria Colombo – è un segno di lutto. E per la prima volta sarà fatto in occasione del 25 novembre. Abbiamo scelto questo gesto fortemente simbolico per dire basta alla violenza, ma anche e soprattutto per affermare l’impegno della nostra città per la sicurezza e per il diritto al rispetto di tutte le donne”.
La proposta è stata condivisa e supportata dalla Commissione consiliare per le Pari Opportunità e Diritti Civili, presieduta dalla consigliera Diana De Marchi, che con un apposito Ordine del Giorno presentato in aula ha raccolto l’approvazione di tutto il Consiglio comunale.
‘Posto occupato’ nei teatri milanesi
‘Posto occupato’ è un gesto concreto dedicato a tutte le donne che a causa di violenza hanno perso la vita. Donne che prima di morire occupavano un posto nei luoghi che tutti frequentiamo.
Grazie alla collaborazione tra la Delegata del sindaco per le pari opportunità di genere, la Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili e l’Assessorato alla Cultura, in occasione del 25 novembre, molti teatri milanesi convenzionati con l’Amministrazione comunale lasceranno un posto vuoto per ricordare la donna che avrebbe potuto occuparlo prima di essere uccisa.
In particolare aderiranno i teatri Carcano, Verdi, Filodrammatici, Franco Parenti, Libero, Out Off, Sala Fontana, Litta, Leonardo, Martinitt, Dell’Elfo. E inoltre il Piccolo Teatro Strehler e Teatro Studio, Pacta dei Teatri, Campo Teatrale, Teatro I.
Dal gennaio 2017 anche il Consiglio comunale milanese partecipa all’iniziativa, riservando stabilmente uno degli scranni dell’Aula al ‘posto occupato’.
Centro Milano Donna in viale Faenza
Con una festa di inaugurazione, alla quale parteciperanno il Sindaco Giuseppe Sala e la Delegata per le pari opportunità di genere Daria Colombo, il Centro Milano Donna di viale Faenza consegna le chiavi all’associazione “Telefono Donna”, che nel mese di luglio ha vinto il bando per la sua gestione.
Sarà un centro antiviolenza ma non solo: offrirà corsi, attività di mutuo aiuto, incontri culturali, momenti di libera aggregazione.
Nella giornata di sabato 24 novembre, oltre all’avvio ufficiale delle attività, verrà inaugurata anche “Stop the Violence”, una mostra sul progetto proposto dalla Onlus Pro.sa negli Slum di Lusaka, la capitale dello Zambia, per prevenire e contrastare la violenza di genere attraverso assistenza alle vittime: dal counseling alla formazione”.
Un progetto per le scuole “Be.St”
Venerdì 30 novembre, all’Acquario Civico, dalle 17 alle 20, verranno presentati i risultati del progetto Be.St – Beyond Stereoptype, ideato da Fondazione punto.sud e del quale il Comune di Milano è partner insieme all’associazione Scosse.
Saranno presenti l’assessore all’istruzione Laura Galimberti, l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, la Delegata per le Pari Opportunità di genere, Daria Colombo, gli esperti che hanno contribuito alla realizzazione del modello e la dirigente scolastica della scuola Riccardo Massa nella quale si svolgerà la sperimentazione.
“Be.st – spiega Daria Colombo – è il primo tentativo di intervenire nelle scuole contro gli stereotipi di genere a livello sistemico. Parlare ai giovani e sensibilizzarli contro ogni forma di violenza, non solo quella verso le donne, è l’azione più forte e incisiva che possiamo compiere per mettere in atto un vero cambiamento culturale. Giornate come il 25 novembre sono importanti per tenere alta l’attenzione e stimolare un dibattito collettivo, ma l’educazione al rispetto del prossimo, primo passo per il rifiuto della violenza, è un impegno quotidiano cui sono richiamati i singoli cittadini e le istituzioni”.
Grazie alla partecipazione attiva di molte associazioni, il programma delle iniziative organizzate in occasione del 25 novembre sarà ricco di appuntamenti dedicati al tema della violenza e non solo.