«La decisione di Trenord di ridurre le corse ferroviarie inefficienti è la dimostrazione di quello che diciamo noi da anni: treni vuoti al costo di 16 euro al chilometro sono uno spreco di risorse». È questo il commento del presidente di Anav Lombardia, Alberto Cazzani, a margine dell’assemblea generale che si è tenuta ieri presso Assolombarda. «L’intero settore è caratterizzato da una drastica e costante riduzione delle disponibilità finanziarie. Un sistema diffuso di gare contendibili permetterebbe la messa in circolo di risorse fresche. Al contrario assistiamo all’accanimento terapeutico di imprese che costano troppo e creano debito».
Cazzani nel suo intervento ha rivolto un appello ai vertici regionali. «Le imprese private di trasporto pubblico sono ormai una specie in via di estinzione. Vanno protette! Sono un patrimonio per l’economia lombarda. Sono un asset produttivo ed efficiente. Serve però un metodo. È necessaria un’analisi seria della composizione modale della mobilità. Dobbiamo domandarci quale sia la domanda reale e quale quella potenziale. Dobbiamo creare mercato».
Per questo Anav Lombardia ha commissionato all’ente di ricerca scientifica Clas SpA un’indagine sui “Criteri di finanziamento pubblico del Tpl in Regione Lombardia”. Il lavoro è stato presentato da Roberto Zucchetti dell’Università Bocconi. «Il documento – ha detto Zucchetti – intende fare il punto e prendere posizione su tre aspetti: la definizione ottimale della domanda di mobilità e dei livelli di servizio; le risorse per il funzionamento del settore il ruolo dei ricavi diretti da traffico; il costo di produzione e la ricerca di un criterio di valutazione standard». Per ulteriori dettagli vedi l’executive summary allegato.
«Con questo studio noi non vogliamo imporre nulla – ha aggiunto Cazzani – ma soltanto fare luce sul patrimonio imprenditoriale che abbiamo sotto mano. Invitiamo la Regione e le Agenzie ad approfondire la conoscenza della domanda potenziale, delle preferenze dichiarate, dell’analisi dei big data. Oggi gli strumenti a disposizione ci sono! Siamo convinti che una razionale allocazione delle risorse per un servizio sostenibile sia da perseguire con tre passaggi: definizione del livello adeguato di servizio, applicazione dei fabbisogni standard e ricorso diffuso a gare contendibili. Come si spostano i lombardi? Come vorrebbero spostarsi? Anav Lombardia invita a farsi queste domande affinché il modello del Tpl lombardo sia davvero sostenibile».
Anav Lombardia sostiene il cosiddetto “modello Lombardia”, promosso da Confindustria Lombardia e che prevede una proficua collaborazione tra forze sociali e istituzioni. «Nella regione più produttiva d’Italia, in una delle locomotive industriali d’Europa, la mobilità di persone e merci è determinante. Le infrastrutture e il sistema dei trasporti sono prioritari per tutti. Ci sono però problemi di collegamento e di gestione. Regione Lombardia deve tornare a governare di questo settore. È da qui che può partire il suo cammino di maggiore autonomia, anticipando la normativa nazionale e facendosi benchmark del settore a livello nazionale».