Secondo un testimone oculare del rapimento di Silvia Romano in Kenya, i rapitori cercavano proprio la ragazza, impegnata come cooperante di una onlus. E’ quanto afferma Ronald Kazungu Ngala, 19 anni, uno dei ragazzi la cui istruzione è sostenuta dalla onlus per cui lavora la giovane milanese ed era nell’ufficio dell’organizzazione, quando ha sentito gli spari provenienti dall’esterno, che hanno fatto fuggire o nascondere tutti quelli che si trovavano nell’area commerciale. La banda ha quindi fatto irruzione nell’ufficio con fucili e machete, intimando che fosse loro detto dov’era la donna bianca. “Ho detto loro che se ne era andata – racconta – ma non mi hanno creduto e si sono precipitati nella stanza, dove l’hanno trovata”. I banditi hanno preso a schiaffi la ragazza e poi sono scappati. “Ho provato a respingere un uomo che la teneva giù per legarle le mani dietro la schiena – dice ancora il ragazzo – ma qualcuno mi ha colpito in testa con un bastone e ho quasi perso i sensi. Lei mi ha detto di mettermi in salvo e sono fuggito”.