La Guardia di Finanza di Malpensa, nel corso di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, ha arrestato 1 italiano e denunciato 8 persone per traffico
internazionale di sostanze stupefacenti e dopanti, sequestrando oltre 850.000 dosi di farmaci anabolizzanti, 26.000 prodotti contraffatti di varie specie, 18.000 unità di medicinali importati senza autorizzazione, 36.000 euro ed un veicolo.
L’operazione “A Bomba” (nome in gergo utilizzato per le sostanze dopanti) è iniziata nel settembre dello scorso anno, quando è stata controllata, con personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Malpensa, una spedizione in transito proveniente da Hong Kong (Cina) e destinazione finale in Ucraina, del peso di 1 tonnellata e mezza, composta da 43 cartoni con 830.000 dosi di anabolizzanti, tra fiale e compresse, di cui quasi 30.000 di nandrolone (sostanza inserita nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope e nella lista delle sostanze dopanti). Considerato che il valore d’acquisto all’ingrosso era di 3 milioni di Euro, la vendita al consumo dei prodotti sequestrati avrebbe fruttato decine di milioni di euro. In applicazione della normativa sugli stupefacenti, la consegna controllata – disposta dall’Autorità Giudiziaria – dei prodotti sequestrati consentiva di appurare che la merce sarebbe rimasta in Italia, senza mai giungere in Ucraina. I cartoni infatti venivano consegnati prima a Bergamo ad un soggetto di nazionalità lituana (denunciato in stato di libertà) e, successivamente, a Verona ad un italiano (arrestato in flagranza di reato) culturista veronese ex-campione del mondo di bodybuilding amatoriale, residente in Romania.
È stata poi intercettata un’altra spedizione, collegata alla precedente, con il medesimo mittente e destinata in Ucraina, nella quale erano presenti 36 cartoni contenenti più di 26.000 prodotti contraffatti, tra cui smartphone, tablet, lamette da barba, scarpe, accessori per auto e 18.000 compresse contenenti come principio attivo il Sildenafil.
Nel corso delle indagini, sempre coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, è emerso come l’arrestato fosse a capo di una struttura criminale dedita al traffico di prodotti proibiti e sostanze stupefacenti con proiezioni internazionali. Il bodybuilder a capo della struttura criminale ha dimostrato di possedere un’elevata capacità di accedere ai canali di importazione più economici, rapportandosi direttamente con le più importanti reti mondiali (bulgare, rumene, ucraine) della fornitura di sostanze dopanti e/o stupefacenti.
Con le perquisizioni finali, sono stati sequestrati ulteriori 20.000 dosi di farmaci anabolizzanti, quali testosterone, trenbolone, somatropina – e pericolosi mix – e 36.000 Euro.