“L’Istat riconferma i dati contenuti nella nota statistica semestrale redatta da Orim e Polis Lombardia secondo i quali, nella nostra regione, la maggior parte degli stranieri residenti, 1.153.835 in totale, proviene da Paesi non comunitari“. Lo sostiene Riccardo De Corato assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione
Lombardia.
“La Romania, con 172.045 presenze, si colloca – aggiunge De Corato – al primo posto tra i Paesi d’origine. Le seguenti 19 posizioni sono occupate da stati non appartenenti all’Unione europea. Marocco (93.763), Albania (92.565), Egitto (80.939), Cina(66.618) seguita poi da Filippine, Ucraina, India, Perù, Pakistan, Ecuador, Senegal, Sri Lanka, Moldavia, Bangladesh, Tunisia, Nigeria, Brasile, El Salvador e Ghana”.
“Non sorprende quindi – evidenzia l’assessore regionale – il dato di Milano e provincia, seconda solo a Roma per numero di stranieri residenti, ovvero 459.109. Nel capoluogo lombardo e nell’intera provincia infatti vivono il 12% degli stranieri non comunitari presenti in Italia. Dunque la Lombardia e Milano, oltre ad essere rispettivamente al primo e secondo posto per numero di stranieri residenti sul proprio territorio, sono anche la regione e la città con il più alto numero di persone provenienti da Paesi non comunitari”.
“A questi dati – sottolinea ancora De Corato – vanno aggiunti quelli dei numerosi migranti irregolari e clandestini che, proprio perché tali, sono impossibili da quantificare
esattamente, ma che si stima, a metà anno 2018, siano circa 112 mila nell’intera regione”.
“Altro dato contenuto nella nota che dovrebbe far riflettere è infatti quello che riguarda la delittuosità – conclude De Corato. Rapportando i crimini commessi da italiani e da stranieri con le loro rispettive popolazioni il tasso di delittuosità di questi ultimi è 5,6 volte superiore rispetto a quello degli italiani. Ormai Milano e la Lombardia sono saturi e i cittadini esausti”.