Un uomo di 30 anni afgano è stato condannato con il rito abbreviato a 3 anni e 8 mesi di carcere per maltrattamenti, lesioni, violenza sessuale e sequestro di persona. L’uomo picchiava la figlia di poco più di un anno perché femmina e non maschio come lui avrebbe desiderato. Inoltre sottoponeva la moglie, sposata in Pakistan quando lei aveva 15 anni, a una serie di violenze colpendola con calci e pugni e stuprandola. Madre e figlia ora sono in una cominità.