Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como ed il Centro Operativo di Milano della Direzione Investigativa Antimafia hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Como, nei confronti degli eredi e dei soggetti interposti di un uomo, nato a Napoli e residente in Como, deceduto nel gennaio del 2017.
Gli investigatori dei finanzieri hanno appurato la pericolosità sociale “qualificata” della persona che aveva rapporti con la criminalità organizzata – camorra e ‘ndrangheta – e per questo era entrato in possesso di beni mobili e immobili con metodi connotati da intimidazione di tipo “mafioso”, o comunque volti a trarre profitto con mezzi non leciti.
Traffico internazionale di armi e sigarette di contrabbando, estorsione attraverso minaccia e violenza, uniti all’attività di “riscossore e mediatore di crediti” per conto di clan camorristici, delineavano il profilo criminale dell’uomo, il quale, fin dal 1975, ha vissuto abitualmente con i proventi di tali attività illecite, oltre ad essere stato più volte condannato per reati commessi nell’ambito di associazioni a delinquere di stampo mafioso di cui all’art. 416 bis C.P.
Sulla scorta della proposta formulata dal Direttore della DIA, il Tribunale Ordinario di Como Sezione Penale – Misure di Prevenzione, ha emesso un decreto disponendo il sequestro di 4 immobili (abitazioni), per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, tutti nel Comune di Como e rientranti nella disponibilità del nucleo familiare del deceduto e/o di soggetti interposti.
Il provvedimento è stato eseguito, congiuntamente, dal personale del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como e della DIA di Milano.