“Non voglio stare vicino ad una negra”. L’ennesimo episodio di razzismo si è consumato sul Frecciarossa Milano-Trieste ai danni di una ragazza di 23 anni, di origine indiana. A denunciarlo la madre , che è presidente del Ciai, Centro italiano aiuti all’infanzia (ente del terzo settore autorizzato per le Adozioni Internazionali). In un post su Facebook la donna scrive: “Ieri pomeriggio accompagnato mia figlia in stazione centrale a Milano e ha preso il Frecciarossa . Poco dopo mi manda questo messaggio: ‘Mi sono seduta al mio posto e la signora vicino a me mi fa: ma lei è in questo posto? posso vedere il biglietto.. io non voglio stare vicino a una negra e si è spostata… Assurdo'”.
“L’ho subito chiamata – prosegue la donna – e mi ha raccontato che un ragazzo che aveva assistito alla scena ha preso le sue difese dicendo alla signora di vergognarsi. Dubito che lei lo abbia fatto ma se ne e’ andata. Come dovrebbero fare tutti i razzisti: ANDARSENE! Perché, che ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti. Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle università, nello sport. Quindi, razzisti, che vi piaccia o no, avete già perso!”