End Of The Road… ebbene sì, anche i KISS dopo 45 anni di carriera arrivano al capolinea. Scelgono però di farlo in grande stile, una vera e propria celebrazione come Kiss comanda!Ad un anno dalla registrazione del marchio End Of The Road (che peraltro inizialmente avevano negato di aver depositato, in modo da poter annunciare l’evento a tempo debito e come si deve) sia Stanley che Simmons durante varie interviste hanno ampiamente confermato negli ultimi due mesi che tour d’addio sarà e che li impegnerà per i prossimi 3 anni. Con inizio nel 2019, One Last Kiss: End Of The Road World Tour nelle intenzioni del gruppo toccherà ogni Paese del globo, per poter salutare con lo show più grande di sempre tutti i fan del mondo, Europa compresa, e si spera anche Italia.
Come prevedibile, vista l’entità dell’evento, in tempo zero le speculazioni sul coinvolgimento di ex componenti del gruppo hanno iniziato a serpeggiare, tra dichiarazioni sibilline e speranze riaccese nei fan che in un tam tam sui Social hanno richiesto a gran voce un addio che includesse gli ex membri.
Ace Frehley, Peter Criss, Bruce Kulick e Vinnie Vincent sono i 4 ancora in vita (Eric Carr e Mark St John purtroppo non sono più tra noi da diversi anni) dei 6 ex che hanno fatto parte della line up dei Kiss nelle varie ere e tutti – tra alti e bassi, trucco e strucco, accesi scontri e inevitabili ritorni di fiamma, palchi e aule di tribunale – hanno innegabilmente contribuito a portare i Kiss dove sono oggi.
Proprio nelle ultime ore Mr Paul Stanley si è sbilanciato più del solito sulla possibilità di una grande rimpatriata in occasione dell’addio alle scene del gruppo più colorito e colorato del rock: “Magari non per l’intero concerto, ma diciamo che gli ex membri dei Kiss potrebbero avere l’opportunità di suonare con la band un’ultima volta”.
Durante un’intervista rilasciata ad Atlantic City, dove si trovava a promuovere le sue opere pittoriche (da qualche anno coltiva questa carriera parallela), Stanley ha quindi dichiarato a The Associated Press che il tour mondiale della band End Of The Road a partire dal prossimo anno potrebbe includere le apparizioni degli ex membri. Non ha fatto nomi nè tanto meno aggiunto ulteriori dettagli su eventuali trattative già in essere ma questa dichiarazione, dopo tanti NO categorici, senz’altro apre uno spiraglio… e chi conosce bene la band lo sa!
“Non escluderei nessuna possibilità“, continua lo Starchild. “Ho imparato molto tempo fa che non bisogna mai dire mai”.
In effetti i Kiss si sono già riuniti a sorpresa nella formazione originale nel lontano 1996 per un Reunion Tour che ha battuto ogni record e portato alla registrazione di un nuovo album, “Psycho Circus” (il 18°, targato 1998). I Kiss per non farsi mancare nulla hanno anche già affrontato nel 2000 un Farewell Tour, poi rivelatosi semplicemente l’addio della line up originale… Con l’ingresso di Tommy Thayer (ex Black’N’Blue ed ex tour manager dei Kiss) nel ruolo di chitarrista solista, e richiamando dietro le pelli Eric Singer (già con la band dopo la morte di Eric Carr nel 1991), i Kiss sono rinati ancora una volta e soprattutto durante la loro carriera ci hanno ampiamente dimostrato che nulla è impossibile! L’ultima volta in cui il quartetto originale dei Kiss (Stanley, Simmons, Frehley, Criss) è stato visto insieme, fu durante la premiazione alla Rock’N’Roll Hall Of Fame nel 2017, ma anche lì fu aspra polemica per la mancata esibizione live…
Stanley, come sempre, anche in questa occasione non manca di porre l’accento sulle virtù e la stabilità dell’attuale line up: il compare di sempre Gene Simmons, il batterista Eric Singer e il chitarrista Tommy Thayer restano accanto a lui “il nucleo cruciale dei Kiss di oggi e difatti stiamo già provando lo spettacolo d’addio, anche se tutto è ancora in divenire. Di sicuro la scaletta del concerto passerà da 16 canzoni a 25 per celebrare al meglio la nostra carriera e metteremo in piedi uno spettacolo completamente nuovo che farà impallidire perfino ogni nostro tour precedente… l’asticella è alta, vi lasceremo senza fiato!”.
E come la mettiamo con le tensioni che hanno puntualmente riportato allo split della band con i membri originali?
“Quelle tensioni sono innegabili e inevitabili almeno quanto la magia che solo noi sappiamo ricreare… quando torniamo insieme tutto torna, anche quello di cui faresti volentieri a meno… lo abbiamo messo in conto, ma diciamo che al momento la volontà di chiudere in bellezza è nelle migliori intenzioni di tutti quanti, ed è già molto. Le incompatibilità caratteriali e la memoria di certe vecchie storie potrebbero rendere impossibile trascorrere una serata romantica con la tua ex moglie, ne sono consapevole”, continua Stanley. “Chiunque affrontando un divorzio ha probabilmente passato molto tempo a sbattere la testa contro il muro o a piangere a dirotto, è un tumulto di emozioni forti. E io ci sono passato, non solo con la band intendo. Stavo attraversando un periodo buio, avevo un figlio da crescere, dovevo reagire! Il mio migliore amico mi disse: ‘Dovresti dipingere! Ti aiuterà a tirare fuori tutto’. Non avevo mai dipinto in vita mia, ma sin da bambino ho imparato che la vita è meglio costruirla sui ‘perché no?’ piuttosto che chiedersi semplicemente ‘perché?’ Non avevo idea di come o cosa avrei fatto, ma ho preso tela, colori e pennelli e ho iniziato a dipingere… beh, ora espongo e le mie opere sono quotatissime… Mai dire mai, appunto…”.
Negli ultimi 5 anni Paul Stanley ha venduto oltre 10 milioni di dollari di pezzi d’arte attraverso la Wentworth Gallery tra autoritratti, dipinti di altri membri dei Kiss, ma anche di Jimi Hendrix, Marilyn Monroe e soggetti d’arte astratta: il suo stile semplice e audace al tempo stesso e il suo design fortemente personale hanno fatto breccia non solo tra i Kiss fan!
Stanley ha anche recentemente disegnato il suo modello Suede di scarpe firmate per la Puma: le prime scorte sono andate polverizzate in poche ore!
Resta però uno dei crucci maggiori, tanto grande da lasciare perplessi critica e fan al momento dell’annuncio del lungo tour d’addio: lo stato di salute proprio della voce di Stanley che negli ultimi anni ha perso parecchio di brillantezza e potenza. In una recente intervista con Rolling Stone però, Paul ha chiarito la sua posizione anche in merito a questa annosa questione, senza mezze misure: “Col tempo si impara a fare i conti con la propria mortalità, tutto diventa sempre più difficile da gestire con l’età che avanza, ma vi assicuro che ho fatto tutto quanto fosse in mio potere per assicurarmi che la mia voce possa tornare in grande forma… In ogni caso non è un segreto ormai: se vuoi sentirmi cantare come su Kiss Alive!, beh allora ascoltati Kiss Alive! Quello era il 1975, oggi siamo nel 2018”.
In attesa di ulteriori sviluppi, intanto la prossima imminente tappa della carriera dei Kiss è la KK8, ovvero l’ottava Crociera a tema Kiss che rockeggerà i Caraibi dal 31 Ottobre al 5 Novembre 2018 con la partecipazione straordinaria di Ace Frehley e Bruce Kulick. E la vostra Barbara Caserta di Linea Rock sarà on board naturalmente! Stay tuned!