Foto e report del concerto dei PRIMAL FEAR + RIOT V, tenutosi il 03/10/2018 presso il Legend Club di Milano.
Foto a cura di: Karol Mazzola.
Report a cura di: Simone Scavo.
Concerto: Primal Fear + Riot V + Existance
Data: 03 Ottobre 2018
Location: Legend Club di Milano
Report a cura di SIMONE SCAVO
Tour celebrativo per il ventennale dall’esordio della potente heavy/power metal band tedesca del fenomenale vocalist Ralf Scheepers e del navigato bassista Mat Sinner. Venti anni durante i quali dalle ceneri nelle quali era versato dopo la fuoriuscita dei Gamma Ray ed il mancato ingresso nei Judas Priest proprio all’ultimo, ha saputo reinventarsi iniziando quasi timidamente tra band e progetto solista sino ad oggi, dove il marchio Primal Fear è ben forgiato e conosciuto in Europa nonché tatuato sul muscoloso braccio di Ralf. E come un cerchio che si chiude da festeggiare c’è anche il recentissimo ritorno alla Nuclear Blast, etichetta che aveva consentito all’aquila d’acciaio di spiccare il volo con l’omonimo esordio. Forte del recente ottimo album “Apocalypse” si presenta a Milano insieme ad un’altra band che quasi si è reinventata, gli americani Riot V, che proseguono l’attività degli storici Riot dopo la sfortunata scomparsa del leader chitarrista Mark Reale avvenuta nel 2012. In apertura ci sono i francesi Existance autori di un classico heavy metal diretto senza troppi fronzoli, che in 10 anni sono riusciti a pubblicare due album passati decisamente inosservati.
RIOT V
In tour per promuovere l’ottimo ed inossidabile nuovo album “Armor Of Light”, che ha ricevuto recensioni molto positive, approdano qui a Milano non per far da gregari, ma con un ruolo da protagonisti. Infatti gran parte del pubblico è qui anche per loro, come testimonieranno i chorus cantati a gran voce. Lo show si apre con la canzone migliore della recente release, l’opener “Victory”. Alla voce dal 2012 è presente Todd Michael Hall, che in questi ultimi anni si sta facendo sempre più notare, anche con i Jack Starr’s Burning Starr (gruppo dell’ex chitarrista dei Virgin Steele). Sembra quasi arrivare un po’ in ritardo il giusto riconoscimento, essendo ormai 49enne, meglio tardi che mai, anche se ha ancora l’aspetto di un trentenne. Il suo inizio appare un po’ timido, pur ben interpretando la traccia. Con l’andare dello show acquisirà comunque sempre più carisma. Si prosegue con la tellurica “Flight Of The Warrior” dal loro classico “Thundersteel”, album che avrà grande spazio all’interno del concerto. Musicalmente ineccepibili, le due asce come il giovane Nick Lee e lo storico Mike Flyntz si trovano a meraviglia con assoli fulminanti. Segue sempre da quell’album “Johnny’s Back” che nonostante gli anni passati è un brano senza tempo, carico di energia e melodia, con i vocalizzi di Todd impeccabili. Dopo 3 cavalcate da togliere il fiato è tempo di qualcosa di più cadenzato come “Caught In The Witches Eye”, che ha anche il compito di spezzare il ritmo. Si ritorna a “Thundersteel” con la più sognante e trionfale “Bloodstreets” e con una scaletta così c’è solo da rimpiangere per chi non è venuto. Così tanti classici sono un sogno per i fan, soprattutto con una formazione pazzesca come quella di stasera. Un concerto d’altri tempi, sonorità anni 80 di altissima qualità e anche la nuova “Angel’s Thunder, Devil’s Reign” spicca in mezzo a tanta storia della band, energia pura e grande chorus a coinvolgere il pubblico, con un Todd ormai sugli scudi e inarrestabile. La conclusione è affidata alla reclamata a gran voce “Thundersteel”, un’epica conclusione di un grande show che non mi aspettavo. Assolutamente da rivedere dal vivo, anche loro stasera hanno vinto, i Riot V-ictory !
PRIMAL FEAR
In un Legend Club ormai pieno, davvero eccellente l’affluenza, sulle note dell’intro “Apocalypse” fanno l’ingresso i vari musicisti. Nonostante ufficialmente la line up sia a 6 elementi con 3 chitarristi, on stage si presentano in 5, manca infatti Magnus Karlsson. L’inizio è potenza pura con la coppia “Final Embrace” dal secondo album e “Chainbreaker” (chi ha detto “Jawbreaker” ?) tratta dall’esordio. I Primal Fear sono una macchina ben collaudata e Ralf sin da subito riesce a catalizzare l’attenzione del pubblico sia come presenza fisica che con la forza della sua voce in grado di esprimersi su ogni registro. Si conferma uno dei migliori vocalist europei per queste sonorità, canta esattamente come su disco. Lo show riesce ad essere dinamico, grazie al nuovo palco del Legend Club, raddoppiato rispetto al passato, consentendo ai musicisti di muoversi con più facilità. Ottima l’intesa dei due chitarristi, lo storico Tom Naumann e Alex Beyrodt (da ricordare l’altra sua ottima band, i Silent Force) da 7 anni in formazione. Il motore è tutto italiano, più potente di una Ferrari, il preciso batterista Francesco Jovino con alle spalle una decennale carriera negli UDO, anche oggi si conferma impeccabile e devastante.
A sorpresa e contro ogni mia previsione non mancano i fuochi a rendere più pirotecnica l’esibizione. La scaletta, che riportiamo originale in foto, denota la voglia di spaziare per i vari album, dando comunque risalto all’ultimo lavoro “Apocalypse”, le cui canzoni ben si inseriscono con i classici del passato, peccato l’assenza di “Supernova”. Uno show tra potenza e melodia, quest’ultima accentuata nei brani “Face The Emptiness” e “Fighting The Darkness” entrambe tratte da “New Religion”, mentre la traccia più acclamata risulta sempre essere “Nuclear Fire”, title track dell’album considerato da molti il loro lavoro migliore. Ralf si rivela anche coinvolgente con il pubblico, il quale oltre a ben cantare i chorus, partecipa attivamente quando sollecitato.
Molto buona l’acustica, anche se personalmente avrei alzato un po’ di più il volume della voce, ad ogni modo nulla si è perso delle potenti note che per i 90 minuti si sono sprigionate. I Primal Fear si confermano una garanzia nel genere, talvolta visti come la versione tedesca e più solida dei Judas Priest, ma ancora una volta riescono a risplendere di luce propria. Il loro “Metal Is Forever”!