La Lombardia si conferma la regione italiana che ha il tasso di occupazione piu’ alto per i giovani che hanno conseguito il diploma di laurea, come riporta l’approfondimento pubblicato sul sito Lombardia Speciale www.lombardiaspeciale.regione.
Entro un anno dalla laurea di primo livello lavorano con una percentuale dell’80 per cento. Ha chances anche chi si prende qualche mese in piu’ o decide di continuare gli studi con master e corsi di specializzazione: il tasso di occupazione tra laureati in Lombardia arriva all’84,7%, bruciando anche la media dei 28 Paesi dell’Unione europea, che si attesta, stando ai dati Eurostat, sull’82,7%.
In Lombardia il tasso di disoccupazione generale nel 2017 e‘ sceso al 6,4%, contro una media in Italia dell’11,2%, e quello di occupazione (si considerano occupati, seguendo la definizione adottata dall’Istat, tutti coloro che sono impegnati in un’attivita’ retribuita, di lavoro o di formazione) al 67,3%, contro una media italiana del 58%, e quindi tutto rientra in un panorama generalizzato di ripresa rispetto alla crisi del 2008.
Per quanto concerne i Neet, ossia i ragazzi non impegnati ne’ nello studio, ne’ nel lavoro ne’ nella formazione, siamo di fronte ad un fenomeno che ancora in Italia coinvolge, nel 2017, oltre il 24% della popolazione fra i 15 e i 29 anni, ossia 2.189 mila ragazzi. In Lombardia i dati indicano che e‘ piu’ limitato, non arriva al 16%, anche grazie al combinato di scuola, famiglia, territorio e politiche di incentivo al lavoro come Garanzia giovani, il piano europeo per favorire l’inserimento lavorativo di ragazzi fino a 29 anni di eta’. In generale, in Lombardia i Neet sono 226 mila (-30 mila rispetto al 2014): sul totale della popolazione fra i 15 e i 29 anni rappresentano, appunto, il 15,9%, contro il 18,2% del 2014.