In occasione dell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, il 28 settembre alle 20:45 in Aula Consiliare la presentazione dell’album dell’artista dedicato alla storia degli ebrei deportati dall’isola di San Servolo. “Temuto come grido, atteso come canto” è il titolo dell’album di Michele Gazich, poeta, musicista, produttore artistico, compositore, scrittore di canzoni, che verrà presentato venerdì a Palazzo Marino. Il disco è un lavoro con al centro l’umanità calpestata. Presentato a Venezia il 2 settembre, Giornata Europea per la Cultura Ebraica, l’album è stato interamente scritto sull’isola di San Servolo (ex-manicomio di Venezia) e racconta, per la prima volta, la storia degli ebrei deportati dall’isola.
“Ho scritto queste canzoni nell’ottobre 2017 – ha raccontato l’autore -. Quel mese ho vissuto, ospite del progetto Waterlines – residenze artistiche e letterarie, sull’isola di San Servolo, proprio di fronte a Venezia. L’isola fu manicomio dal 1725 al 1978. Ogni giorno ho trascorso la mattinata nell’archivio dell’ex-manicomio e il pomeriggio e la notte a scrivere. In un altro ottobre non così lontano nel tempo (per l’esattezza l’11 ottobre del 1944), dall’isola di San Servolo vennero ‘ritirati’ – questo l’orribile termine burocratico che leggo sulle loro cartelle cliniche – gli ebrei presenti nel manicomio e deportati verso i campi di sterminio tedeschi. Ho guardato i loro visi, ho riletto le loro storie nelle cartelle cliniche, nel tentativo di restituire loro qualcosa, che non sarà comunque mai abbastanza, e di ridare a loro la parola. La loro storia non è conosciuta: la mia missione è farla conoscere. Abbiamo bisogno gli uni degli altri, abbiamo bisogno di ritrovare queste donne e questi uomini da qui ‘ritirati’ “.
Gazich, autore di nove album, che dagli anni Novanta ad oggi ha collaborato e si è esibito in tour nel mondo con cantautori italiani e singer-songwriters statunitensi (tra cui Michelle Shocked a Mary Gauthier, da Eric Andersen a Mark Olson), eseguirà i suoi brani (voce, violino, viola) accompagnato da Marco Lamberti (chitarra, bouzouki, seconda voce).