Il consigliere del Pd Marco Lamperti, durante il consiglio comunale di Monza ha sollevato la questione riguardo al nome filo-fascista del cane antidroga Narco della Decima Mas. L’intento di Lamperti non era quello di denunciare un cane per apologia del fascismo, ma evitare che in un documento ufficiale comparisse il nome per intero dell’animale, nome che in parte fa riferimento alla flottiglia che, durante la Repubblica di Salò, si macchiò di numerosi crimini. “Quanto meno per rispetto nei confronti delle vittime – ha dichiarato il consigliere Pd – non è una banalità, perché l’orrore fascista non fu una banalità”. Federico Arena, assessore della Lega, ha risposto all’oppositore senza dare troppo peso alla questione scherzando sul fatto che nella cuccia “non sono stati ritrovati busti di Mussolini” e, quando il cane da la zampa “non fa il saluto romano”. Decima Mas è il nome dell’allevamento dal quale proviene Narco, il pastore tedesco dell’unità cinofila della polizia locale di Monza. Gli esponenti della giunta hanno spiegato che nel pedigree il nome dell’allevamento va specificato come se fosse il cognome, e non può essere omesso nei documenti ufficiali.
Anche io ho un pastore tedesco. Non è tutto nero però l’abbiamo chiamato Black. Devo dichiararlo a qualche ufficio?