Assalto nella notte tra venerdì e sabato alla Scuola popolare di via Bramantino a Milano, dove sono state devastate le aule con scritte omofobe e svastiche. L’associazione, che organizza corsi di dopo scuola e attività di sostegno per i ragazzi del quartiere, doveva riaprire le attività proprio sabato.
Oltre il gesto mafio-fascista, da notare le scritte accanto le svastiche… Abbiamo un ministro degli interni che inneggia violenza.
Un gesto ignobile e allarmante dove tutte le forze democratiche del paese devono condannare!”
Anche il sindaco di Milano Beppe Sala è intervenuto sulla vicenda con un post sulla sua pagina facebook: “Attaccare una scuola che punta sull’integrazione significa voler ostacolare il futuro del nostro Paese.- ha scritto il primo cittadino- Non possiamo più tollerare gesti come questo: da milanesi continuiamo a credere in una città aperta, solidale e profondamente democratica.”.