Febbre del Nilo, due casi in Lombardia

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“Regione Lombardia ha messo in campo tutte le procedure previste per la sorveglianza e la prevenzione della diffusione del West Nile virus, malattia infettiva trasmessa all’uomo e agli animali, attraverso la puntura di zanzare infette del genere Culex”. Lo ha detto l’assessore al Welfare del Regione Lombardia, Giulio Gallera, in merito ai casi segnalati in Lombardia di West Nile virus.
“Il virus West Nile – ha spiegato Gallera – che viene trasmesso all’uomo e agli animali,
generalmente equini ed uccelli, attraverso la puntura di zanzare infette, non si trasmette da persona a persona. In Lombardia dall’inizio del 2018 ad oggi sono pervenute 22 segnalazioni: 20 hanno riguardato cittadini residenti nel territorio di ATS
Valpadana (7), ATS Brescia (5), ATS Pavia (2) e ATS Citta’ Metropolitana (4), mentre 2 sono positivita’ risultate dal controllo su donatori di sangue. La prima segnalazione e’ del
mese di maggio cui sono seguite 1 a giugno, 2 a luglio e le restanti nel mese di agosto. Al verificarsi di un caso umano viene richiesto al sindaco di disporre un intervento straordinario di disinfestazione”.

“Si conferma che nell’area ovest Milanese – ha precisato l’assessore – si sono verificati due casi di Nile virus. I casi segnalati si riferiscono ad un uomo di 55 anni di Rho e ad un uomo di 74 anni di Pregnana Milanese. Il numero dei casi registrati sul territorio di ATS Milano e’ in linea con quelli degli ultimi anni: 12 nel 2015 (6 LODI, 1 Milano, 1 Melegnano, 4 Ovest Milano); 2 nel 2016 (1 Milano, 1 Melegnano); 1 nel 2017 (Milano); 4 nel 2018 (2 Lodi, 2 Ovest Milano)”.

“Le ATS – ha aggiunto – hanno inviato a tutti i sindaci del territorio di competenza la circolare regionale che conferma anche per il 2018 la necessita’ di disporre un sistema di sorveglianza capace di identificare l’eventuale insorgenza di fenomeni importanti/focolai e quella di intensificare la strategia comunicativa per il contenimento delle zanzare. I Comuni sono stati, pertanto, invitati a mettere in atto azioni incisive di prevenzione rivolte al contrasto e al contenimento delle zanzare in particolare di quelle del genere
Aedes. Inoltre, la procedura prevede che in caso di segnalazione di infezione da West Nile virus venga inoltrata al Sindaco del Comune interessato una nota in cui viene data comunicazione del caso e richiesto intervento di ulteriori misure e azioni di
prevenzione e azioni di informazione nei confronti della popolazione”.

“L’isolamento virale – ha spiegato Gallera – e’ riservato a strutture laboratoristiche
specialistiche. I Laboratori di riferimento in regione Lombardia sono IRCCS San Matteo Pavia e ASST FBF-Sacco Milano”.

“Per contrastare il rischio di trasmissione del virus attraverso le donazioni e trapianti di
organi il Centro nazionale trapianti (CNT) – ha concluso – ha messo in campo azioni di prevenzione rivolte a tutte le istituzioni sanitarie italiane coinvolte nel processo. La
struttura ospedaliera di riferimento per trapianti d’organo in Regione Lombardia e’ ASST Grande Ospedale Metropolitano – Niguarda; la sorveglianza sulle donazioni ha riferimento i CLV Sangue/ASST coordinati da AREU”.

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