E’ partita stamattina la vendemmia in Franciacorta. Per l’occasione era presente anche l’assessore regionale all’agricoltrura Luca Rolfi. “Nel 2017 il vino lombardo ha
fatto registrare il record storico di esportazioni, con un valore di 270.360.000 euro e un incremento del 4,2 per cento sul 2016. L’obiettivo di quest’anno e’ di superarci ulteriormente” ha detto Rolfi, che, questa mattina, in Franciacorta, alle cantine Guido Berlucchi di Borgonato (Brescia), ha dato il via alla vendemmia 2018 in Lombardia.
“Colgo l’occasione – ha proseguito Rolfi – per annunciare una misura molto attesa dalle
aziende vitivinicole lombarde: l’Ocm vino. Da oggi la Regione Lombardia mette a disposizione 3,8 milioni di euro per progetti, anche interregionali, di promozione dei vini lombardi sui mercati internazionali, dando priorita’ per gli stanziamenti a consorzi e aggregazioni di piccole medie imprese. Vogliamo accompagnare i nostri produttori nelle sfide del futuro”.
Sul territorio lombardo si producono per il 90 per cento vini a Denominazione di qualita’:
grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT e nel 2017 la viticoltura biologica ha raggiunto in Lombardia quota 1.751 ettari, con un incremento del 93 per cento rispetto al 2010. A far la parte del leone, la provincia di Brescia, prima a livello regionale con 522,5 ettari a biologico e 504 ettari in conversione.
“Andiamo decisi nella direzione del biologico – ha detto ancora l’assessore -. Abbiamo stanziato nei mesi scorsi 6 milioni di euro rivolti alle imprese agricole che si trovano nelle zone di produzione dei vini a denominazione di origine o a indicazione geografica. Grazie a questi fondi finanziamo la riconversione, anche mediante il sovrainnesto, una diversa collocazione o il reimpianto di vigneti e il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti”.
Il prossimo passaggio e’ quello di legare ancora di piu’ vino, territorio e turismo. “La Franciacorta e’ un esempio mondiale – ha concluso Rolfi -. Anche per promuovere queste iniziative ho istituito un tavolo regionale con i consorzi lombardi del vino. E’ giusto valutare insieme quali azioni intraprendere e avere una sede istituzionale in cui confrontarsi. Voglio che ci sia gioco di squadra tra i produttori lombardi”.