La qualita’ dell’aria in Lombardia continua a migliorare, grazie anche agli incentivi che
l’amministrazione regionale stanzia ogni anno. Questo, in sintesi, quanto emerso dal ‘Tavolo aria’ in Regione e illustrato in conferenza stampa dall’assessore all’Ambiente e
Clima, Raffaele Cattaneo, cui ha preso parte anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
IL TAVOLO – Il Tavolo per il miglioramento della qualita’ dell’aria riunisce tutti i soggetti istituzionali e gli operatori coinvolti dalle misure che Regione Lombardia ha elaborato per raggiungere gli obiettivi contenuti nell’aggiornamento del Pria (Piano regionale degli Interventi per la Qualita’ dell’Aria).
FONTANA: ARIA MIGLIORE E’ PRIORITA’ – “Il miglioramento della qualita’ dell’aria e’ una delle nostre priorita’ – ha detto Fontana – e dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione senza pero’ stravolgere la vita dei cittadini. Ci attiveremo anche per ottenere dall’Unione Europea ulteriori stanziamenti cosi’ da incrementare ulteriormente gli incentivi per i lombardi. Da questo punto di vista e’ fondamentale che la Commissione Europea,
riconoscendo la specificita’ oro-geografica del Bacino padano, individui differenti criteri di valutazione per la Lombardia e, in generale, per le aree del Bacino padano. Non si puo’ pero’ nascondere che abbiamo gia’ fatto grandi passi avanti nella lotta all’inquinamento atmosferico, grazie anche agli incentivi che negli anni sono stati messi in campo per la sostituzione dei veicoli piu’ inquinanti e degli impianti di riscaldamento piu’
obsoleti”.
CATTANEO: PREFERIAMO INCENTIVI A DIVIETI – “In questi mesi – ha spiegato Cattaneo – abbiamo lavorato per mettere in campo misure che non pesassero sulla testa dei lombardi come ulteriori divieti o, ancor peggio, come ulteriori esborsi che i cittadini devono sostenere. La nostra consapevolezza e’ che bisogna lavorare per migliorare ulteriormente la qualita’ dell’aria della nostra Regione. Il nostro obiettivo e’ agire sulla consapevolezza
che ci sono ancora passi da fare e che ciascuno di noi puo’ fare opportunamente la sua parte. Vogliamo aiutare i cittadini ad imboccare un percorso virtuoso liberamente scelto e per questo ai divieti preferiamo incentivare la sostituzione dei mezzi e degli impianti piu’ inquinanti”.
ANCHE IL GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE – “Nel recente incontro avuto con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – ha proseguito Cattaneo – ho presentato insieme alle Regioni del Bacino padano la situazione chiedendo che ci sia un impegno preciso per non
lasciare sole le Regioni. L’infrazione europea riguarda l’intero Paese Italia ed e’ giusto che anche il Governo nazionale faccia celermente la sua parte”.
MACRO SETTORI PRIORITARI – Sono dunque tre i settori su cui Regione Lombardia ha deciso di intervenire in quanto responsabili della maggior parte dell’inquinamento: il
riscaldamento domestico genera oltre il 45% di PM10 primario e la maggior parte del benzo-a-pirene; le attivita’ agricole e zootecniche e il traffico veicolare (in particolare diesel con oltre il 50% di ossidi di azoto e il 25% di PM10). Per ridurre le emissioni, Regione Lombardia ha individuato azioni mirate per ciascuna macro area:
I RISCALDAMENTI E IL CONTO TERMICO NAZIONALE – Per quanto riguarda il riscaldamento domestico e la riduzione del particolato derivante dalla combustione delle biomasse legnose in ambito civile con sostituzione impianti obsoleti con apparecchiature di ultima generazione si potra’ attingere alle risorse del Conto termico nazionale (500 milioni per i privati e 200 per il pubblico).
AGRICOLTURA PSR – In agricoltura si dovra’ provvedere all’ammodernamento delle macchine e delle attrezzature con incentivi per la redditivita’ e sostenibilita’ delle aziende
agricole con risorse comunitarie che derivano dal programma di sviluppo rurale.
6 MILIONI PER LA SOSTITUZIONE DEI VEICOLI PIU’ INQUINANTI – Per quanto riguarda l’inquinamento generato da emissioni dei veicoli, Regione Lombardia ha predisposto un bando da 6 milioni di euro per il rinnovo o la trasformazione dei veicoli (incentivi alla rottamazione/sostituzione, rimodulazione della tassa automobilistica, sgravi fiscali) e l’introduzione di un sistema di rilevamento del reale livello di emissione di inquinanti da parte dei veicoli commisurati ai chilometri percorsi (real drive emission).
Sono state richieste ulteriori risorse al bilancio regionale, al Governo e alle UE mentre gli incentivi gia’ disponibili sono: • 1,8 milioni nel 2018 per la rottamazione dei veicoli
• 2 milioni nel 2018 e 4 milioni 2018/2019 per la sostituzione
dei veicoli
NUOVE LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE VEICOLI PIU’ INQUINANTI – Tra le novita’ del Piano aria, dal 1° ottobre entrano in vigore misure piu’ stringenti: dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno, i diesel Euro 3 non potranno circolare (dal lunedi’ al venerdi’)
dalle 7.30 alle 19.30.
Saranno vigenti anche i seguenti divieti:
• dal 1 aprile 2019 l’estensione temporale delle limitazioni
vigenti in Fascia 1 e 2 (570 Comuni), a tutto l’anno, dal lunedi’
al venerdi’, dalle 7.30 alle 19.30, dei veicoli EURO 0 benzina e
diesel ed EURO 1 e 2 diesel
• dal 1 ottobre 2020 estensione delle limitazioni nel semestre
invernale dei veicoli EURO 3 diesel, dal lunedi’ al venerdi’,
dalle 7.30 alle 19.30, nei Comuni della Fascia 1 e 2
• dal 1 ottobre 2020 il divieto di circolazione dei veicoli
diesel Euro 4 compreso, dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno,
dal lunedi’ al venerdi’, nei Comuni della Fascia 1 e nei
Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti posti nella
Fascia 1 e 2
• dal 1 ottobre 2020 il divieto di circolazione dei veicoli a
benzina Euro 1 in Fascia 1 e 2 (570 Comuni), tutto l’anno, dal
lunedi’ al venerdi’, dalle 7.30 alle 19.30.
Le compra lei le auto nuove a tutti i cittadini lombardi??????