Il Rapporto Zoomafia 2018 “Crimini e animali”, presentato oggi a Roma per la sua 19esima edizione, riporta che nello scorso anno sono stati aperti circa 26 fascicoli al giorno per reati contro animali, uno ogni 55 minuti, molti dei quali consumati da minori. Problemi principali i combattimenti tra animali, le corse clandestine e il bracconaggio. Molti i cani ritrovati con ferite da morsi o morti con cicatrici riconducibili alle lotte. Il malaffare, da tempo infiltratosi nel mondo delle corse illegali, è approdato nel mondo degli allevamenti e del traffico di cani. Nella classifica delle provincie con maggior numero di crimini contro animali, quella di Brescia, seguita da quelle di Vicenza e Udine, si aggiudica il primo posto con 527 reati, oltre la metà legati alla caccia. “È noto – commenta Ciro Troiano, criminologo redattore del rapporto – che la provincia di Brescia rappresenta l’hotspot del bracconaggio più importante d’Italia”.