Inizialmente si pensava ad una caduta accidentale come possibile causa della morte di Maurizio Pozzi, commerciante 69enne trovato senza vita nel suo appartamento in via Gian Rinaldo Carli a Milano, il 5 febbraio 2016. L’autopsia aveva in seguito rivelato otto ferite alla testa inflitte da un oggetto contundente. Più di due anni dopo, come anticipato dal Corriere della Sera, Simona Pozzi, figlia della vittima, è stata accusata di essere la mandante dell’omicidio del padre. La Procura di Milano ha richiesto l’arresto della donna, misura rifiutata dal Gip Franco Cantù Rajnoldi per insufficienza di prove. I Pm Antonia Pavan e Alberto Nobili hanno quindi chiesto il Riesame, l’udienza si è tenuta negli scorsi giorni e ora si attende la decisione dei giudici. Inoltre, secondo gli inquirenti, la Pozzi sarebbe la mandante di un tentato omicidio nei confronti del padre avvenuto a Bergamo nel 2014.