La Corte d’Assise di Milano ha condannato Lucasz Herba a 16 anni e 9 mesi di reclusione e a un risarcimento di 60mila euro per il sequestro della modella ventenne Chloe Ayling nel luglio 2017. L’uomo, di origine polacca, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche che hanno ridotto la pena, dovrà essere espulso dall’Italia una volta scontata la pena. Anche il fratello, Michal Herba, coinvolto nel rapimento, è stato arrestato in Inghilterra e ora è in attesa di estradizione dai giudici inglesi. Secondo le indagini condotte dal pm Paolo Storari, i due fratelli avevano rapito la giovane modella e l’avevano tenuta segregata per una settimana prima in un appartamento a Milano e poi in una baita isolata nel Torinese, con l’obiettivo di chiedere un riscatto alla famiglia e al manager sotto la minaccia di mettere all’asta la ragazza e venderla nel “deep web”. Era stato poi lo stesso Lucasz Herba a liberare la modella e a condurla al consolato Britannico di Milano.