Banche alla guerra contro i pirati informatici

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Le banche attive in Italia hanno investito oltre 300 milioni di euro contro i crimini informatici: questi i risultati dell’indagine Abi Lab sulla sicurezza on line. “Grazie a questo intenso lavoro, e alla preziosa collaborazione fra banche e forze dell’ordine – secondo l’associazione – il 95% delle operazioni fraudolente viene bloccato e i clienti retail vittime di frode sono solo lo 0,0018% del totale di quelli che operano su home banking”.
“Riguardo alle tipologie di attacchi, nel caso della clientela retail la maggioranza dei
furti di identita’ e’ avvenuto attraverso tecniche di phishing (truffa informatica effettuata inviando un’e-mail al cliente per carpire dati riservati come codice utente e password di
accesso al servizio di home banking), mentre nel caso delle imprese principalmente attraverso campagne di diffusione di malware (codice malevolo che puo’ essere diffuso attraverso programmi e documenti allegati a messaggi di posta elettronica, in grado di sottrarre informazioni riservate e codici d’accesso)”. Riguardo agli investimenti delle banche in sicurezza, lo studio sottolinea che “l’elevata attenzione delle banche verso le tematiche di sicurezza e frodi on line trova conferma anche negli investimenti dedicati: oltre 300 milioni
di euro nel 2017”. Dall’indagine Abi Lab emerge che “la maggior parte delle realta’ analizzate ha indicato un aumento o una stabilita’ della spesa per il 2018 destinata alla sicurezza dei canali remoti, con iniziative sia verso il cliente (per il 96% delle banche intervistate) sia lato banca (per tutte le banche intervistate)

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