Frana in Valtellina, almeno 60 alpeggi isolati

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Almeno 60 alpeggi, di cui 18 con caseifici, per un totale di oltre tremila ettari di pascoli inaccessibili agli agricoltori e ai loro animali dal versante italiano a causa della frana di Gallivaggio. Lo rende noto la Coldiretti Lombardia che ha già mobilitato i propri tecnici sul territorio per monitorare la situazione e trovare una rapida soluzione in vista dell’avvicinarsi della stagione estiva e della transumanza. Negli alpeggi – precisa la Coldiretti regionale – si trovano già alcune greggi di pecore e capre, ma durante l’estate questi pascoli sono presidiati da una trentina di agricoltori e popolati anche da circa duemila tra mucche e vitelli. La porzione di montagna che si è staccata – spiega la Coldiretti regionale – ha reso inagibile un pezzo della strada statale 36 dello Spluga nel territorio comunale di San Giacomo Filippo (Sondrio), tra Castagneto e Lirone, un tratto in parte già chiuso per motivi di sicurezza. I movimenti della frana, infatti, erano monitorati dalle autorità competenti. I detriti che si sono riversati sulla carreggiata – continua la Coldiretti – impediscono il passaggio verso gli alpeggi della Valle Spluga e della Val di Lei, costringendo i malgari a trovare una viabilità alternativa.

“Bisogna fare in fretta – spiega Silvia Marchesini, Presidente di Coldiretti Sondrio – Tra una quindicina di giorni si apre la stagione della transumanza e gli alpeggi diventano indispensabili. Siamo in stretto contatto con le autorità per vagliare tutte le alternative possibili: mentre procedono le verifiche e le operazioni di ripristino dell’area, è necessario arrivare subito a una soluzione anche attraverso misure e risorse straordinarie, per permettere agli agricoltori di continuare la loro attività e il presidio del territorio”.

In Lombardia – continua la Coldiretti regionale – i Comuni a rischio frane e/o alluvione sono il 76% mentre oltre 325mila persone si trovano in zone soggette a un potenziale pericolo idrogeologico. Sono invece circa 600 gli alpeggi con oltre 800 malghe, la maggior parte delle quali concentrate in provincia di Sondrio (37%), Brescia (30%), Bergamo (24%), Como (8%), Lecco (8%), ma presenti anche nel Pavese.

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