Macchinari rotti o agende piene in ospedale, l’esame viene rimandato

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Impossibile prenotare  un esame di “monitoraggio cardiorespiratorio notturno” in un ospedale brianzolo. Difficile farlo negli ospedali di Milano. Eppure, si tratta di un esame piuttosto comune, che permette di accertare se il paziente soffre di apnee notturne. “Ci dispiace, abbiamo chiuso le prenotazioni: riprovi a settembre” rispondono allo sportello dell’ospedale di Seregno. “Provi a chiamare il call center della Regione” suggeriscono gli addetti. Al numero verde, su richiesta di prenotazione dell’esame in una struttura ospedaliera della Brianza, gli operatori del call center dicono che a Vimercate l’esame non è previsto secondo quella dicitura. «Il medico dovrebbe cambiare l’impegnativa». Consigliano di chiamare direttamente il San Gerardo di Monza. Peccato che il telefono squilla a vuoto oppure occupato. Per trovare la linea, ci vuole qualche giorno. E una volta che qualcuno solleva la cornetta, la risposta è :«Ci dispiace, quell’esame non possiamo farlo al San Gerardo perché i macchinari sono rotti» . Alla faccia dell’eccellenza della sanità lombarda. Richiamando il call center della Regione, si ritenta su Milano. Ma l’operatore, alla richiesta di prenotazione, abbassa la cornetta. Meglio, allora, armati di pazienza, contattare i singoli ospedali, uno per uno. Quanto tempo passerà prima che venga fissato un appuntamento? E quale sarà la data scelta?

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