La polizia di Milano oggi ha eseguito 12 perquisizioni a carico di altrettanti giovani esponenti milanesi del movimento di estrema destra CasaPound, indagati per lesioni personali in concorso per aver aggredito, la sera del 10 marzo scorso, due ragazzi fuori da un locale di corso Garibaldi a Milano. L’aggressione, secondo quanto ricostruito dalla Digos della Questura di Milano, non ha cause politiche, ma è nata da un litigio tra alcuni membri del gruppo e i due altri clienti del bar: dopo una discussione il gruppo dei militanti di CasaPound, in maniera compatta ed organizzata, ha seguito fuori dal locale i due ragazzi colpendoli con calci, pugni e un casco da moto.
I due hanno riportato ferite giudicate guaribili in otto e dieci giorni. Gli indagati sono noti alla Digos milanese non solo in quanto militanti di CasaPound, ma anche come membri della Curva Ultras che segue la squadra di hockey sul ghiaccio Milano Rossoblù, che ha al suo interno esponenti dei movimenti di destra Casapound e Lealtà Azione. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati, oltre ad abiti e caschi utilizzati durante l’aggressione, coltelli, manganelli, una bandiera della Repubblica sociale italiana.