Sono arrivati dal Pakistan i primi esiti dell’esame medico legale sul corpo di Sana Cheema, la giovane donna di 26 anni, di origini pakistane, mai rientrata a Brescia dopo un viaggio con la famiglia. Lo riferisce oggi il Giornale di Brescia. Dall’esame risulta che sono state riscontrate «fratture all’osso del collo», prova di uno «strangolamento Sana aveva detto no ad un matrimonio combinato e il giorno del rientro in Italia è morta. I familiari sostenevano fosse per cause naturali Ma dall’Italia si è levata la protesta e le autorità pakistane hanno chiesto la riesumazione del corpo della giovane, seppellita in tutta fretta dai parenti. Nel frattempo il papà di Sana, , il fratello e lo zio sono stati fermati dalle forze dell’ordine.