I sindacati difendono i ferrovieri di Trenord che si sono “malati” per il ponte, restando a casa (o andando in gita, ci piacerebbe saperlo) il 30 aprile con il risultato che numerosi treni sono stati cancellati. Secondo le organizzazioni dei lavoratori mancano 130 macchinisti e 100 capitreno. Sarà anche vero ma mettersi in malattia giusto per attaccare i giorni del ponte del primo maggio è comunque un comportamento scorretto che Trenord avrebbe dovuto verificare mandando le visite fiscali. L’assessore regionale ai trasporti, Claudia Maria Terzi, afferma che “i nostri cittadini meritano rispetto e la garanzia di un servizio anche quando si verificano questi improvvisi casi di malattia collettiva” e promette “verificheremo”. Tanto ormai…