Cinema, Bergamo: torna “Al cuore dei conflitti”

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Nono anno di vita per la rassegna cinematografica Al cuore dei conflitti di Lab 80 film e FIC-Federazione Italiana Cineforum: nove edizioni, tanti film inediti e molte storie da raccontare. Testimonianze che arrivano da tutto il mondo, con film scelti tra quelli presentati nei più importanti festival internazionali, per scoprire e conoscere conflitti geopolitici, urbani, razziali, di genere e di classe: visti attraverso gli occhi dei protagonisti, di chi li ha vissuti o continua a viverli sulla propria pelle.

L’edizione 2018 comprende sei serate, all’Auditorium di Piazza Libertà a Bergamo: dal 25 aprile al 6 maggio, alle 21, in programma ci sono cinque film in anteprima per la città e un capolavoro intramontabile.

Ad aprire la rassegna è stato Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini, del 1959, proiettato il 25 aprile in occasione della Festa della Liberazione, in collaborazione con Comune di Bergamo e Comitato Bergamasco Antifascista.

Le proiezioni riprendono poi mercoledì 2 maggio con un film per ogni sera: Radio Kobani di Reber Dosky, racconto di una coraggiosa radio anti-Isis tenuta in piedi da una giovanissima curda.

giovedì 3 maggio Los perros di Marcela Said, con una storia intima e insieme politica che arriva dal Cile

venerdì 4 maggio Bobby Sands 66 Days di Brendan J. Byrne, racconto della vita e dello sciopero della fame del leader IRA in Irlanda del Nord nel 1981, con il giornalista Riccardo Michelucci che introduce il film e presenta il suo libro Bobby Sands. Un’utopia irlandese, edito da Clichy.

Sabato 5 maggio A fábrica de nada di Pedro Pinho, storia di una incredibile lotta operaia nel Portogallo di oggi; ultima serata domenica 6 maggio con Le fils de Jean di Philippe Lioret, complicata vicenda famigliare che si svolge tra Francia e Canada, tra verità taciute e dolori sopiti; serata organizzata in collaborazione con Bergamo Festival Fare la Pace 2018.

Spiega Angelo Signorelli di Lab 80, curatore della rassegna: «Al cuore dei conflitti, oltre a portare a Bergamo film che il pubblico non avrebbe altrimenti occasione di vedere, vuole testimoniare l’esistenza di un cinema che si confronta con la storia “al presente”, quella che è sotto gli occhi di tutti e che i media ci restituiscono in modo parziale e spesso tendenzioso. Un cinema che cerca di capire, che pone domande, che parla soprattutto all’intelligenza dello spettatore».

L’intervista di Angelo Signorelli a Radio Lombardia:

Gli spettacoli sono sempre alle 21 all’Auditorium di Piazza Libertà a Bergamo. Biglietto d’ingresso 6 euro; ridotto 5 euro per studenti e anziani, 4 euro per i soci Lab 80. Le serate del 25 aprile e del 6 maggio sono ad ingresso gratuito.

La nona edizione di Al cuore dei conflitti è organizzato in collaborazione con Bergamo Film Meeting Onlus, Laboratorio 80, Comune di Bergamo, Comitato Bergamasco Antifascista, Bergamo Festival Fare la Pace 2018.

 

PROGRAMMA

Mercoledì 25/04, ore 21.00

Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini

Paese: Italia

Anno: 1959

Durata: 129’

Con: Vittorio De Sica, Sandra Milo, Vittorio Caprioli, Hannes Messemer, Giovanna Ralli

Al tempo dell’occupazione tedesca un truffatore, di nome Bertone, che è sempre vissuto di espedienti, viene arrestato dalle SS: è accusato di essersi fatto versare delle somme dai parenti dei fucilati e dei deportati, vantando inesistenti aderenze presso il Comando tedesco. Ora lo stesso Bertone è esposto al pericolo di essere fucilato; ma all’alto ufficiale che lo interroga viene l’idea di valersi dell’abilità dimostrata dall’imputato nel tessere imbrogli per i suoi fini. Gli offre quindi la libertà se acconsente ad entrare nel carcere di San Vittore, figurando di essere il generale badogliano Della Rovere, così da poter raccogliere le confidenze dei prigionieri politici ivi detenuti e procurare alle SS preziose informazioni.

In collaborazione con Comune di Bergamo e Comitato Bergamasco Antifascista

Ingresso gratuito

Mercoledì 2/05, ore 21.00

Radio Kobani di Reber Dosky

Paese: Gran Bretagna

Anno: 2017

Durata: 70’

Con: Dilovan Kîko

Good morning Kobane. Questo l’augurio che Dilovan Kiko, una ragazza kurda, lancia ogni mattina dalla sua stazione radio, fondata durante la lotta di liberazione contro l’Isis, su una Kobane distrutta, ridotta a un cumulo di rovine, che dall’alto non sembra più una città ma il suo ricordo. 94.3 FM, The Voice of Kobane, unica stazione radio sopravvissuta all’orrore dello Stato Islamico, un faro acceso verso il futuro della città, dove la ricostruzione apparentemente impossibile è il motore che guida la quotidianità delle persone. Dilovan usa la radio anche per raccontare la propria storia, in forma di messaggio al bambino che potrebbe avere un giorno, con la speranza che possa nascere in una città libera e ricostruita.

Giovedì 3/05, ore 21.00

Los Perros di Marcela Said

Paese: Francia, Cile

Anno: 2017

Durata: 94’

Con: Alfredo Castro, Antonia Zegers, Rafael Spregelburd, Alejandro Sieveking

Mariana è parte di quella classe dirigente cilena che vive i privilegi come qualcosa da dare per scontato. Sospettata sia dal padre che dal marito di portare avanti una relazione con il suo insegnante di equitazione, la donna non riesce a sottrarsi all’attrazione profonda che prova per l’uomo. Juan, prima di reinventarsi insegnante, era un ex colonnello sospettato di aberranti violazioni dei diritti umani durante la dittatura di Pinochet. La vicenda farà emergere profondissime crepe nelle pareti invisibili dietro cui la famiglia di Mariana tentava di proteggersi.

Venerdì 4/05, ore 21.00

Bobby Sands 66 Days di Brendan J. Byrne

Paese: Irlanda del Nord, Irlanda, USA, Danimarca, Svezia

Anno: 2016

Durata: 105’

Nella primavera del 1981, lo sciopero della fame portato avanti per sessantasei giorni dall’attivista repubblicano Bobby Sands attirò l’attenzione del mondo sulla causa nordirlandese. Il documentario 66 Days prende in esame la straordinarietà della vita e della morte di Bobby Sands, a trentacinque anni dal suo estremo sacrificio. Il film fa uso di testimonianze dirette, materiali d’archivio inediti e animazioni, per ricostruire la genesi di una grande figura di martire e, parallelamente, un momento di grande cambiamento nella storia irlandese del ventesimo secolo, le cui conseguenze si fanno sentire ancora oggi.

Nel 37esimo anniversario dalla morte di Bobby Sands, 5 maggio 1981.

I film sarà introdotto dal giornalista ed esperto di questione irlandese Riccardo Michelucci, che al termine della proiezione presenterà il libro da lui stesso curato Bobby Sands. Un’utopia irlandese, edizioni Clichy.

Sabato 5/05, ore 21.00

A fábrica de nada di Pedro Pinho

Paese: Portogallo

Anno: 2017

Durata: 176’

Con: José Smith Vargas, Carla Galvão, Njamy Sebastião, Joaquim Bichana Martins, Daniele Incalcaterra, Rui Ruivo, Hermínio Amaro, António Santos

Una notte un gruppo di operai scopre che la direzione della fabbrica in cui lavorano ha organizzato il furto dei macchinari. Capendo che si tratta di un inequivocabile segno dell’imminente fallimento della ditta, alcuni di loro rifiutano la buona uscita e occupano la fabbrica. Con loro grande sorpresa, però, i dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere come gestire una fabbrica mezza vuota, in un mondo dove la crisi sta riscrivendo le regole dell’economia del lavoro.

«In Portogallo e in Europa, gli ultimi anni hanno causato una brutale ridefinizione del modo in cui guardiamo al mondo. La mancanza di prospettive e di discorsi validi circa il presente ci ha fatto spesso sentire inefficaci. È da qui che nasce A Fábrica de Nada. La chiusura di una fabbrica di ascensori assurge alla funzione di microcosmo e di parabola per esplorare a livello drammatico l’aspetto e le conseguenze della sensazione d’impotenza provata dalle persone in quel periodo».

Domenica 6/05, ore 21.00

Le fils de Jean di Philippe Lioret

Paese: Francia, Canada

Anno: 2016

Durata: 98’

Con: con Pierre-Yves Cardinal, Pierre Deladonchamps, Romane Portail, Marie-Thérèse Fortin, Gabriel Arcand

Mathieu è un uomo di 35 anni che vive a Parigi. Sua madre gli ha sempre detto di essere il figlio di un uomo sconosciuto ma Mathieu scopre invece che la verità è un’altra: il padre è appena morto in Canada. Decide di partire per partecipare al funerale e conoscere i fratellastri. Ma a Montréal trova una situazione ostile: nessuno è a conoscenza della sua esistenza e nessuno di loro è interessato a lui. Si troverà così da solo in una città e in un contesto che non lo desidera.

In collaborazione con Bergamo Festival Fare la pace 2018

Ingresso gratuito

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