A Malpensa Icaro e il mito del volo

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Le opere esposte al Terminal 1 di Malpensa

(Omnimilano). E’ stata inaugurata oggi a Malpensa la nuova mostra di Tom Porta Icarus che celebra il mito del volo attraverso un racconto lungo 100 anni. Forza, eroismo ed energia esprimono le 27 tele, 5 di grandi dimensioni, che si susseguono nel Terminal 1 appena passata la Porta di Milano, superando l’area rent a car.
Icaro – spiega il comunicato di Sea, società di gestione degli scali milanesi – è il mito dell’uomo che sfida la natura per tentare l’impossibile, per ampliare i limiti dell’umano. Come Ulisse spronava i suoi compagni di viaggio ad usare l’ingegno, che è l’unica cosa che distingue l’uomo dall’animale, per andare oltre i confini del mondo, così Icaro si sacrifica, per eccessivo coraggio, nel tentativo di rubare i segreti del volo. Diventando però l’immagine del mito aereo assoluto.
La storia dell’essere umano è piena di personaggi che hanno cercato di superare i limiti, e nel momento in cui si è riusciti ad andare oltre il conosciuto c’è stato il progresso.
“Ho deciso di dedicare un ciclo al mito del volo senza compromessi o limiti, un profondo ragionamento con i miei quadri sul più grande sogno dell’uomo – dichiara Tom Porta – Così in pace come in guerra il Pilota fa del cielo un territorio ove egli si riconosce e rispetta ogni altro Pilota riconoscendolo come creatura della stessa specie”.

Le opere esposte al Terminal 1 di Malpensa

Il desiderio di volare è stata una delle sfide che l’uomo ha affrontato con più tenacia, una battaglia epica contro la fisica che lo ha avvicinato sempre di più all’immensità del creato. Uomini, donne, macchine favolose, traversate oceaniche o voli spaziali sono tutti elementi di quel magnifico gioco che è l’evoluzione, gioco che si tinge di accenti epici e, talvolta, drammatici e che raccontano la storia degli aerei, dei motori, dei viaggi, delle battaglie, degli assi dell’aviazione.
“Da Saint Exupery ad Amelia Earhart, da Richtofen a Lindbergh a Baracca, gli uomini e le donne che volano, al di sopra del dovere o del momento storico si riconoscono fra loro, come i marinai, come individui eccezionali che condividono il privilegio di infrangere i limiti del corpo umano e, di conseguenza, della mente e del pensiero – conclude l’artista.”

Le opere esposte al Terminal 1 di Malpensa
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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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