Renato Vallanzasca ha chiesto ai giudici del tribunale della Sorveglianza di Milano “la liberazione condizionale” o in subordine la “semilibertà”. Un beneficio che aveva già ottenuto nell’ottobre 2013 ma poi gli era stato revocato perchè era stato arrestato per un furto di due paia di boxer in un supermercato. Per quel furto, l’ex capo della banda della Comasina, era stato condannato a 10 mesi di carcere e 300 euro di multa. Condanna che si aggiunge ai 4 ergastoli.
Nell’istanza, presentata dal difensore Davide Steccanella, si ricorda come Vallanzasca, che a maggio compirà 70 anni, abbia trascorso in carcere 45 anni, “quasi mezzo secolo”. Per Massimo Parisi, direttore dell’equipe del carcere di Bollate, Vallanzasca deve tornare a godere della semilibertà, anche tenendo conto del fatto che durante gli ultimi anni ha tenuto il più totale “anonimato” non rilasciando alcuna intervista.
Il collegio di giudici si è riservato.
Il collegio di giudici si è riservato.