Statale 36 aperta a singhiozzo, in Valchiavenna, per la frana che ha isolato Campodolcino e Madesimo. Sono tre le finestre orarie: dalle 6 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20. Non è possibile riaprire la strada fino a che non saranno completate le operazioni di messa in sicurezza del versante della montagna. Ieri sono proseguite le operazioni di “disgaggio” ma forse sarà necessario usare delle microcariche esplosive per far cadere in modo controllato la roccia che minaccia la valle. Ci vorrà, secondo quando si apprende, almeno un mese. “Stiamo monitorando la situazione e la messa in sicurezza dell’area. Sul posto, da venerdì, stanno operando i tecnici della Direzione generale Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia. La priorità è ristabilire quanto prima la regolare viabilità che sta creando seri disagi ai Comuni interessati, alle comunità dei residenti e ai turisti rimasti isolati. Per questo motivo si è deciso di consentire tre volte al giorno il transito controllato in tre fasce orarie, fino a quando la situazione non sarà riportata in piena sicurezza. Dopo l’incontro tenuto oggi in Prefettura si è deciso di iniziare con demolizioni progressive attraverso micro cariche previa imbragatura delle porzioni di ammasso roccioso instabili. Sto seguendo la situazione da vicino con un costante e diretto contatto con i tecnici, amministratori e Autorità locali. A tutti loro ho garantito la massima collaborazione da parte da parte di Regione Lombardia”. Così interviene l’assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia Pietro Foroni in merito alla situazione della frana di Gallivaggio nel territorio di San Giacomo Filippo (SO).