Campo nazi a Cologno, la delibera che inchioda il Comune

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Travolti da un diluvio di polemiche per la decisione di ricostruire un campo nazista davanti al municipio in occasione della Festa della Liberazione, il sindaco leghista Angelo Rocchi e l’assessore alla Cultura di Cologno Monzese hanno provato a mettere una toppa affermando che è prevista anche la presenza di figuranti dell’Armata Rossa e delle organizzazioni partigiane. Quindi di che stupirsi? Tanto che hanno cambiato in corsa la locandina dell’evento, previsto per il 21 e 22 aprile, inserendo i soldati di Stalin e i combattenti partigiani. Ma la “determinazione” del Comune che organizza e finanzia con 3000 euro il campo nazi, la 344 del 3/04/2018, non citava affatto soldati dell’Armata Rossa (che certo non passarono per Cologno prima di andare a liberare Berlino) o partigiani (foto). Si legge infatti testualmente: “è intento di questa amministrazione comunale organizzare la rievocazione storica della Seconda Guerra Mondiale in occasione della ricorrenza della Liberazione (…) per la realizzazione dell’evento si rende necessaria la ricostruzione di un campo militare della Wehrmacht”. Il sindaco Angelo Rocchi inoltre ha detto che non si tratta di una rievocazione nostalgica e che il fatto che sia stata organizzata nel fine settimana prima della Liberazione non è una provocazione ma una pura coincidenza. Nella determinazione comunale invece si fa diretto riferimento alla “necessità” di ricostruire una campo dell’esercito invasore “in occasione della ricorrenza della Liberazione”. Intanto le opposizioni insistono nella richiesta al sindaco di cancellare l’evento, su tutti Giovanni Cocciro, capogruppo Pd in Comune a Cologno Monzese. Si attende anche una presa di posizione del Prefetto di Milano.

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