Nell’ambito del Forum delle Politiche Sociali, è stato presentato questo pomeriggio, in sala Alessi a Palazzo Marino, “Terzo Tempo. A Milano nessuno sta in panchina”, la prima edizione del torneo di calcio a sette tra squadre di migranti residenti nei centri d’accoglienza del territorio milanese.
Saranno dodici le formazioni di giovani ragazzi che prenderanno parte alla manifestazione sportiva, per un totale di circa 180 giocatori. Il calcio di inizio sarà il 7 aprile e i successivi incontri dei gironi si disputeranno il 14 e il 21 aprile, mentre le semifinali saranno il 5 maggio. La finalissima si giocherà il 27 maggio, nell’ambito di una serie di iniziative contro l’intolleranza e la discriminazione pensate per rilanciare il messaggio della marcia “Insieme senza muri” organizzata lo scorso 20 maggio dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino. Tutte le partite si giocheranno presso il centro sportivo FROG di via Teresa Noce.
“Coinvolgere i migranti all’interno di un percorso produttivo di integrazione è il primo passo per sconfiggere la paura del diverso che a volte ancora abita le nostre comunità – ha detto l’Assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti Pierfrancesco Majorino -. Da questo punto di vista, lo sport può essere uno stimolo oltre che un potente collettore di esperienze che aiutano chi non si conosce a incontrarsi e capirsi. Per questo motivo ritengo che iniziative come questa vadano promosse perché costano poco ma danno grandi risultati”.
“La storia insegna che lo sport è lo strumento migliore per favorire la socialità e combattere il pregiudizio, le diversità e le differenze. Lo abbiamo visto ancora una volta con i giochi olimpici di Corea – ha spiegato l’Assessore allo Sport Roberta Guaineri -. È il motivo per cui abbiamo creduto e lavorato molto a questo progetto, che non si esaurisce nell’organizzazione di un torneo ma prosegue con l’inserimento dei ragazzi nelle società sportive e dà loro la possibilità di intraprendere un percorso sano, di attività fisica e di condivisione di valori positivi”.
Il torneo è organizzato dal comitato milanese del Centro sportivo italiano (CSI), dall’unione italiana sport per tutti (UISP) e da U.S. ACLI, in collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio de La Gazzetta dello Sport.
Tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità, dopo essersi sottoposti alle visite mediche, di tesserarsi in una delle società sportive affiliate al Csi Milano avviando così un percorso di avvicinamento allo sport favorevole anche ai fini dell’integrazione.
Nel corso della giornata in sala Alessi erano presenti i capitani delle 12 squadre iscritte al torneo che hanno indossato le magliette del loro team e hanno assistito al sorteggio per la definizione dei gironi.
Per l’occasione, è stata presentata anche la squadra formata dai senza fissa dimora ospiti di Casa Jannacci costituita da 18 giovani che provengono da nazioni diverse come l’Afghanistan, la Costa d’Avorio, l’Egitto, l’Eritrea, l’Etiopia, il Gambia, il Mali, il Marocco, la Nigeria, il Senegal e il Togo.
La squadra vincitrice del torneo “Terzo Tempo” affronterà proprio la squadra degli ospiti di via Ortles per l’assegnazione della Supercoppa mondialità.