I caccia che hanno provocato i due forti boati sentiti in mezza Lombardia hanno superato la barriere del suono per accertare il più presto possibile l’identità di un volo di linea che era nello spazio aereo italiano e che non aveva contatti con il controllo radar. Per questo i due jet dell’Aeronautica Militare Italiana, decollati dalla provincia di Treviso, hanno spinto al massimo per raggiungere il Boeing 777 francese che non rispondeva. Una volta in volo l’identità del volo francese è stata verificata e il velivolo è stato scortato fino alla rotta indicata nel piano di volo.