Tempo di Libri, ai bambini piace leggere

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Ai bambini piace leggere. Quasi 7 su 10, per la precisione il 69% degli 0-13enni, apprezzano i libri più della media (“molto” e “abbastanza”). Sono le prime indicazioni che emergono dall’indagine presentata oggi a Tempo di Libri, la Fiera internazionale dell’Editoria in programma fino al 12 marzo a fieramilanocity a Milano. La ricerca, sviluppo dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sui consumi culturali, condotta in collaborazione con Pepe Research, fotografa la fascia dei lettori tra 0-13, con un focus specifico sulle abitudini di lettura, generi e numero di libri (o ebook,) letti, rapporto con i genitori in questa attività e con le tecnologie che ci sono nella fascia 0-5 anni. Il 69% dei bambini ama tanto leggere, si spiega in una nota, l’82% nell’ultimo anno ha sfogliato un albo illustrato, letto un libro di carta o tattile, letto un ebook, un audiolibro, usato un’app a contenuto editoriale (mentre la media italiana nella fascia 14-75 anni è 65%). Il 59% dei bambini 0-3 anni legge (o manipola libri tattili, libri attivi, pop-up, ecc.), il 92% di quelli tra 4 e 6 anni, per poi iniziare a calare: 91% tra 7 e 9, 88% tra i 10-14 anni.
Ma come leggono i più piccoli? Il bambino ricerca una prima autonomia nella lettura già tra i 4-6 anni (il 3%), ma è tra i 7-9 anni che l’indipendenza raggiunge il 33% fino a esplodere all’84% tra i 10 e i 13 anni. Ci sono differenze tra maschi e femmine: la prevalenza della lettura dei libri di carta tra le bambine (li scelgono il 77% delle bambine e il 75% dei maschi), il 19% dei maschi utilizza le App, mentre le ragazze si fermano al 9%, gli e-book sono letti dal 13% dei maschi e dal 9% delle femmine. Con il crescere dell’età è la lettura di e-book a conquistare attenzione: coinvolge l’1% dei bambini tra i 4-6 anni, diventa il 10% tra i 7-9enni, fino a raggiungere il 25% dei 10-13enni. Anche l’uso delle App subisce una crescita dal 2% dei più piccoli (0-3 anni) al 22% dei 4-6 anni, per attestarsi al 21% tra i 7-13 anni. Nelle fasce 4-6 e 7-9 anni i lettori sono 9 su 10: il 92% dei bambini in età prescolare e il 91% di quelli ai primi anni delle elementari. Qual è il ruolo che gli adulti svolgono nella lettura dei figli? Quasi sei bambini su dieci (il 59%) leggono i libri con gli adulti. La presenza del genitore è più forte soprattutto tra i più piccoli: tra 4-6 anni leggono insieme a un adulto quasi la totalità dei bambini (il 97%); percentuale che si riduce al 79% appena il bambino acquisisce le prime competenze alfabetiche in questo modo inizia a esercitare pienamente la sua autonomia tra i 7-9anni. Con chi leggono? La maggioranza con la mamma (il 59%) ma anche con entrambi i genitori (il 34%). Meno incisiva l’incidenza degli insegnanti: un bambino su due tra i 7 e i 13 anni non legge libri (esclusi quelli scolastici, ovviamente) suggeriti dai docenti. Si tratta per la precisione del 52% dei bambini, percentuale che sale al 64% tra i 7-9 anni. Sono le età in cui i bambini preferiscono scegliere i libri da soli (per il 54%) o insieme ai genitori (il 43%). La ricerca rileva non solo la lettura ma anche i comportamenti dei più piccoli rispetto dell’ambiente che li circonda. La tecnologia in casa fa parte della loro vita: otto bambini su dieci tra i 7-9 anni utilizza gli smartphone e di questi il 32% lo fa già da solo. L’indipendenza è ancora maggiore tra i 10-13 anni in cui il 91% dei bambini usa gli smartphone, e di questi il 79% lo fa in completa autonomia. Quasi un genitore su tre (il 31%) acquista oggetti tecnologici per la casa soprattutto per i figli (il 4% su loro richiesta e il 24% anche se non richiesti).
“Disporre di un osservatorio che prende in esame i comportamenti di lettura anche delle fasce dei bambini più piccoli – afferma la responsabile del Gruppo Editori per Ragazzi Aie, Beatrice Fini – è fondamentale per tutto il settore, oltre che per gli editori che concentrano il loro catalogo e la loro produzione su queste fasce di età. È fondamentale, perché permette di monitorare età e comportamenti mai prima indagati nella relazione che i bambini hanno con le varie forme di lettura, con i genitori e con gli adulti: insegnanti, mondo della scuola, biblioteca. Nella loro relazione con le tecnologie e le altre modalità di occupare il tempo libero. Nel comprendere dove e come i genitori si procurano i libri per i loro figli e come si informano. È importante individuare le politiche efficaci perché cresca l’intensità di lettura, cioè il numero di libri letti, in queste fasce di età che determineranno poi, proprio da questo comportamento, il futuro stesso delle nuove generazioni”.

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