Bicocca, mostra interattiva per esplorare l’Artico

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La mostra all'Università Bicocca

Un’esplorazione interattiva alla scoperta dell’Artico dedicata alle scuole e al territorio. In occasione delle celebrazioni per il Ventennale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Ateneo ospita la mostra “Artico – Viaggio interattivo al Polo Nord”, ideata e realizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). L’esposizione è strutturata come una visita alla scoperta della regione artica e ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su temi ecologici e scientifici di forte attualità, spiega l’ateneo. La collaborazione fra Università e Cnr ha dato vita ad un progetto didattico rivolto alle scuole primarie dal terzo anno, alle scuole secondarie di primo e secondo grado, che prevede la partecipazione a due laboratori didattici dedicati ad argomenti come i continenti, gli oceani, l’atmosfera e l’educazione al rispetto dell’ambiente. Attraverso installazioni fisiche e multimediali, esperimenti interattivi, apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti, oggetti e immagini suggestive, la mostra guida il pubblico alla scoperta dell’Artico. Dopo la descrizione delle caratteristiche geografiche con riferimenti alle scoperte e alle comunità indigene, viene illustrato il meccanismo che regola la distribuzione di energia sul pianeta, come interessa le aree polari, come funziona l’aurora boreale, perché si vede il Sole di mezzanotte e in che cosa consiste la deplezione (comunemente chiamata “buco”) dell’ozono. Il percorso della mostra prosegue mettendo a fuoco le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca Dirigibile Italia. Infine si illustra la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. Nei laboratori didattici realizzati grazie al contributo dei docenti dell’Università di Milano-Bicocca è possibile osservare i raggi cosmici provenienti da una nebulosa attraverso la traccia luminosa di una camera a scintilla; conoscere la vita dei ricercatori in condizioni climatiche estreme studiando le caratteristiche geografiche, ambientali e climatiche delle regioni polari; imparare a orientarsi e trovare i limiti giuridici degli spazi marini; “leggere” la storia delle variazioni climatiche sulla Terra grazie alle carote di ghiaccio; sapere quali conseguenze producono i cambiamenti climatici nella vita negli Oceani e “navigare” nei luoghi della ricerca dell’Università Milano-Bicocca, scoprendo le attività dell’Istituto idrografico della Marina e l’offerta formativa dell’Ateneo; apprendere anche grazie a suoni, pitture e videoarte come tutto il pianeta sia uno spazio interconnesso in cui l’educazione al rispetto per l’ambiente ricopre un ruolo importante nella difesa della vita degli animali che vivono nell’Artico. La mostra è allestita nella Galleria dell’Aula magna al piano terra dell’edificio universitario U6, in piazza dell’Ateneo nuovo, da mercoledì 7 marzo a giovedì 31 maggio. È un’opportunità significativa per le visite didattiche dedicate alle scolaresche, in quanto gli argomenti dell’esposizione e dei laboratori interessano varie aree disciplinari, come fisica, chimica, scienze, geografia, educazione ed ecologia. La mostra sarà inoltre aperta gratuitamente al pubblico generalista – su prenotazione – nei seguenti giorni e orari: sabato 10 marzo 2018, dalle ore 11 alle ore 12; venerdì 23 marzo, dalle ore 17 alle 18; venerdì 13 aprile dalle ore 17 alle 18; sabato 14 aprile dalle ore 11 alle 12; venerdì 18 maggio dalle ore 17 alle 18; sabato 26 maggio dalle ore 11 alle 12. Per partecipare alle visite guidate è necessario prenotarsi scrivendo una e-mail all’indirizzo di posta elettronica artico@unimib.it – la segreteria organizzativa confermerà la data tenendo conto della disponibilità di posti. «I poli sono fra i più importanti archivi delle condizioni climatiche e ambientali del nostro pianeta – spiega Valter Maggi, professore di Glaciologia all’Università di Milano-Bicocca – ma sono anche estremamente sensibili alle attività dell’uomo. È per questo che i ghiacci, gli oceani, i continenti e l’atmosfera sono alla base di tanti studi e progetti didattici che il nostro Ateneo porta avanti dalla sua fondazione».

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